domenica,Dicembre 22 2024

Giunta regionale, l’inconsistenza della politica vibonese

Nessun esponente della provincia di Vibo nell’esecutivo di Jole Santelli, in barba alle promesse e agli annunci da campagna elettorale

Giunta regionale, l’inconsistenza della politica vibonese
Una panoramica di Vibo Valentia

Non solo Giuseppe Mangialavori, che si era esposto e non poco quando in campagna elettorale disse che «Vibo avrà un ruolo di primo piano nell’agenda politica della Regione Calabria come mai l’ha avuto fino ad ora, anche nella rappresentanza in giunta». Effettivamente a bocca asciutta non ci era mai rimasta. Ma pure altri si erano detti convinti che l’antica Monteleone sarebbe stata in cima ai pensieri di Jole Santelli. Ed invece niente, zero totale.

Questa mattina la presidente della Regione Calabria, a quasi due mesi dal trionfo alle elezioni, ha partorito un esecutivo che Vibo Valentia la bypassa completamente. Nessun elemento della politica locale è stato scelto. Tutti spettatori impotenti, dagli esponenti di partito ai civici. Nel governo regionale ci sono i cosentini Fausto Orsomarso e Gianluca Gallo, c’è il lametino Franco Talarico (la cui missione non parte sotto i buoni auspici, con tre quarti di partito contro di lui), ci sono i reggini Nino Spirlì e Domenica Catalfamo, che si vanno ad aggiungere ai “fuori concorso” – perché fuori dai giochi della politica – Sergio De Caprio, alias Capitano Ultimo, e Sandra Savaglio, entrambi già scelti nelle scorse settimane direttamente dalla Santelli.

Vibo in questa giunta non ci entra né dalla porta, né dalla finestra. Come Crotone. Le solite Cenerentole della Calabria. Ma questa volta all’interno del centrodestra c’era la convinzione che qualcosa potesse cambiare. Un territorio che vanta un senatore e leader del principale partito della coalizione, la Forza Italia di Mangialavori appunto. E poco altro. Tanti comprimari, in ogni lista. Che a ben vedere sono dei big solo in quella porzione di territorio tra Serra San Bruno e Nicotera. Fuori contano politicamente poco (nulla). D’altronde, la provincia di Vibo Valentia è stata capace di eleggere appena un consigliere regionale in maggioranza, Vito Pitaro. Per il resto tanta delusione. Se questa è la considerazione che il nuovo governo ha per Vibo Valentia, allora la musica è sempre la stessa. Una litania stonata.

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