Libri “buttati” al Museo della Tonnara a Pizzo: il M5S chiede spiegazioni
Circa quattromila libri dalla scuola elementare sono finiti sul pavimento del Museo. Rigettata la collaborazione offerta dai Cinque Stelle
“Il 26 aprile scorso abbiamo protocollato una richiesta al Comune per risolvere la questione dei libri letteralmente buttati al Museo alla Tonnara di Pizzo. Giusto per essere precisi, e data la pomposità dell’evento del primo di Giugno 2013, è stata inaugurata la biblioteca comunale nelle stanze della scuola elementare in Piazza della Repubblica”. E’ quanto dichiara in una nota del Movimento Cinque Stelle.
“L’appuntamento era stato patrocinato dalla Rete delle Città del dialogo interculturale, di cui fa parte Pizzo, ed è organizzato in collaborazione con il Centro europeo di ricerche e studi sociali (Ceuriss), che ha contribuito all’intervento di recupero della biblioteca, insieme al lavoro di molti volontari coordinati da Giovanna Marino, dove oltre all’autore Sergio Givone, professore ordinario di Estetica all’Università di Firenze e assessore comunale alla Cultura del capoluogo toscano, saranno presenti il direttore del Sistema bibliotecario vibonese Gilberto Floriani, che introdurrà i lavori, il sindaco di Pizzo Gianluca Callipo e l’assessore Cristina Mazzei”.
“Circa 4 mila libri – spiega il M5S – erano stati sistemati in dette stanze, scuola elementare, fruibili da chi fosse interessato a consultarli e studiarli ma, già dai primi momenti le difficoltà di gestirla erano palesi, infatti gli orari di apertura non erano stati fissati e erano “flessibili”, tanto è vero che ad un certo punto molti si chiedevano quali fossero detti orari. Non passa molto tempo e la Biblioteca viene “lucchettata”, chiusa, serrata”.
“La cosa sembra scivolare in sordina, qualche articolo di giornale, qualche interrogazione in sede di Consiglio Comunale, una richiesta di catalogazione dei libri sollecitata da associazioni locali, ma tutto resta li fermo, lettera morta, passano gli anni. Arriviamo ad oggi, e ritroviamo i 4 mila libri, gentilmente donati, letteralmente buttati, nella sede del Museo della Tonnara. Ci piacerebbe sapere il parere, che solleciteremo, della Rete delle Città del dialogo interculturale, del Ceuriss, dei volontari diligentemente coordinati da Giovanna Marino, dell’autore del libro Sergio Givone e del direttore Gilberto Floriani.
La nostra richiesta di fattiva collaborazione, insieme ad altre associazioni che si sono offerte ad aiutarci a pulire, catalogare e sistemare i 4 mila libri, negli appositi scaffali fatti sistemare sempre alla Tonnara, viene rigettata.
“Il Comune sta provvedendo a sistemare i libri depositati al Museo della Tonnara”, questa la risposta “verbale” del dirigente preposto, Isabella Scordamaglia. Ci rivolgiamo anche all’assessore alla Cultura Cristina Mazzei: gettare i libri per terra, preda di animaletti golosi di carta, non è solo un atto spregevole verso gli autori e la Cultura, ma è anche una mancanza di rispetto verso quei cittadini che hanno donato con amore parte dei loro libri, a conferma del fatto che l’assessore ha palesemente dimostrato incapacità, indifferenza e insensibilità. Ad oggi i libri giacciono sul pavimento del Museo della Tonnara, preda dell’umidità, ratti, scarafaggi e simili. Eppure basterebbe umilmente copiare quello che è stato fatto, non lontano da noi, a Mileto, col progetto “little free library”, dove con piccole cassette artigianali – concludono i Cinque Stelle – i volumi possono essere fruibili e depositati gratuitamente da chiunque”.