Primarie Pd nel Vibonese: Renzi a valanga, ecco i dati definitivi comune per comune
Orlando prevale solo a San Calogero. A recarsi alle urne oltre 12 mila elettori
Da una delle province più bersaniane d’Italia a “feudo” del renzismo. E’ questa la fotografia che ci consegnano i risultati delle primarie del Partito democratico per quanto riguarda il Vibonese. L’ex presidente del Consiglio ha fatto il pieno di consensi, lasciando al palo sia il ministro della Giustizia Andrea Orlando che il governatore della Puglia Michele Emiliano. Con quest’ultimo che ha tallonato da vicino il più quotato leader di quella che si prospetta a diventare la “sinistra interna”, orfana degli scissionisti Bersani-D’Alema e company.
Ma il dato da rimarcare è la partecipazione per nulla scontata. Ben 12.876 vibonesi, in un giorno di “ponte”, si sono recati ai seggi allestiti dal Pd per la scelta del nuovo segretario nazionale nei vari comuni della provincia di Vibo Valentia. Come dicevamo, Renzi ha praticamente sfondato prendendo 10.491 voti pari all’85,28 per cento, ben al di sopra della media nazionale. A seguire Orlando con 1.038 (8,10 per cento) e Emiliano con 850 (6,62 per cento). E non poteva essere altrimenti dato che tutti i big vibonesi del partito erano schierati tutti con Renzi: dal segretario Enzo Insardà al deputato Bruno Censore, passando per il consigliere regionale Michele Mirabello e finendo al “renziano della prima ora” Gianluca Callipo, sindaco di Pizzo.
A Serra San Bruno Bruno Censore ha confermato che la sua presa elettorale rimane forte. Nella città della Certosa, infatti, si sono recati al seggio 1249 elettori, con la mozione Renzi-Martina che ha incassato 1.224 voti, quasi l’unanimità. “Plebiscito” anche a Filadelfia, feudo dell’ex presidente della Provincia Francesco De Nisci dove il segretario uscente si è attestato a 1350 voti, su 1592 votanti, stracciando letteralmente la concorrenza. I renziani hanno stravinto ovunque, tranne a San Calogero, dove a prevalere è stato Orlando.
Ecco lo schema riepilogativo: