Salta ancora il Consiglio comunale a Vibo, l’opposizione: «Maggioranza allo sbando»
Viene nuovamente a mancare il numero legale e salta la discussione su Italcementi. Progressisti per Vibo e Pd insorgono: «Costa e company alle prese con rimpasto di Giunta e beghe personali. Vadano tutti a casa»
Non si è celebrato il consiglio comunale in programma per questa mattina a Vibo Valentia. Le numerose assenze tra i banchi della maggioranza consiliare guidata dal sindaco Elio Costa hanno determinato la mancanza del numero legale fin dal primo punto all’ordine del giorno: l’approvazione dei verbali delle sedute precedenti.
Un caso, peraltro non isolato, che ha fatto insorgere i consiglieri dei gruppi d’opposizione Progressisti per Vibo e Partito democratico che non hanno tardato a far pervenire il loro disappunto.
Così Antonio Lo Schiavo, a nome dei “Progressisti per Vibo”: «Oggi è nuovamente mancato il numero legale nella seduta del consiglio comunale di Vibo Valentia. Nulla di nuovo sotto il sole, solite schermaglie nei gruppi consiliari di maggioranza, ormai in fibrillazione permanente per la composizione della nuova Giunta. Peccato – l’amara riflessione -, anche perché oggi si doveva discutere, tra l’altro, del nostro ordine del giorno relativo alla vertenza Italcementi che mirava a non spegnere i riflettori sulla questione ma a coinvolgere del problema, in maniera diretta, il consiglio comunale. Nel frattempo, mentre giocano con le solite prove di forza – conclude il già candidato a sindaco -, la città soffoca sotto il peso dei suoi soliti problemi. Alla fine tutto come previsto, purtroppo».
Sulla questione, come detto, anche il Partito democratico ha preso posizione. «Ancora una volta Costa, Luciano e company non riescono a garantire il numero legale neanche ad un consiglio comunale – ha scritto il gruppo capitanato da Giovanni Russo -. Una città in piena difficoltà, ma che oggi è alla mercé di una classe dirigente, che a soli due anni dalle elezioni, si dimostra inefficiente e approssimativa. Noi abbiamo fatto la nostra parte, con l’unico strumento che avevamo per dimostrare ai cittadini di Vibo Valentia da chi sono stati amministrati fino ad oggi».
Anche qui la constatazione: «Non amiamo occuparci dei problemi degli altri ma quando questi ricadono sulla città diventano anche problemi nostri. Non abbiamo intenzione di fare sconti alla maggioranza. Se non sono in grado di amministrare, se ne vadano a casa anche in anticipo. Riflettano sulla loro incapacità di “tenuta” e sulla loro inconsistenza. Le bizze interne sono ormai più che evidenti scontri interni. Tale modus operandi – prosegue il gruppo Pd al Comune – si ripete quotidianamente anche nelle commissioni consiliari dove, rispetto ad una minoranza che produce idee e progetti, offrendo responsabilmente il proprio contributo, si assiste alla costante assenza dei consiglieri di maggioranza. Beghe di ordine, così si dice, personale o di piccolo potere hanno determinato l’incapacità del centrodestra a Palazzo Luigi Razza di amministrare. La città non può rimanere vittima dei ricatti da parte di gruppi e gruppuscoli che non hanno alcuna programmazione e visione, se non quella di occupare poltrone e potere fini a se stessi».