L’annuncio di Jole Santelli: Capitano Ultimo assessore all’Ambiente in Calabria – Video
Sergio De Caprio, l’uomo che nel 1993 arrestò Totò Riina, chiamato dal neo governatore a dirigere uno dei settori più delicati della Regione
Jole Santelli inizia con un colpo a sorpresa: il primo assessore della sua giunta è il capitano Ultimo, l’uomo che ha catturato Totò Riina, il capo dei capi della mafia siciliana. L’annuncio è arrivato direttamente dalla Camera dei deputati, dove il neo governatore calabrese ha tenuto una conferenza stampa.
Il militare, all’anagrafe Sergio De Caprio, 58 anni, è stato a capo dell’unità Crimor oltre che vice comandante del Comando carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma.
Ultimo è dunque il primo assessore della nuova giunta regionale e a lui Santelli affiderà la delega all’Ambiente, anche in considerazione della sua lunga esperienza in materia. Dal maggio 2018 gli è stato infatti affidato l’incarico di direttore attività convenzionali del Comando per la tutela della biodiversità e dei parchi dei Carabinieri Forestale (Cutfaa).
Di recente il capitano Ultimo è stato al centro delle cronache perché privato della scorta in seguito alla decisione dell’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale. Decisione poi ribaltata da una sentenza del Tar.
Santelli, dunque, coglie tutti di sorpresa e schiera un nome di peso nel suo esecutivo, dando seguito alla volontà già espressa di nominare almeno due assessori esterni slegati dai partiti ma di prestigio e dalle riconosciute doti professionali. È che probabile che il neo governatore piazzi fin dai prossimi giorni qualche altro colpo a effetto.
Chi è Capitano Ultimo
Sergio De Caprio, detto anche Capitano Ultimo classe 1961, è un militare italiano. È stato a capo dell’unità Crimor dei Carabinieri ed è noto soprattutto per aver arrestato Totò Riina nel 1993 al vertice di Cosa nostra. Con il grado di colonnello è stato vice comandante del Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente a Roma. Fondatore della casa famiglia “Volontari Capitano Ultimo” nella tenuta della mistica alle porte di Roma, dove porta avanti progetti di solidarietà nei confronti dei meno fortunati.
A fine 2018 a Ultimo viene revocata la scorta. Lui fa appello al Tar e il tribunale gli restituisce la protezione chiedendo, però, al Viminale una valutazione più approfondita. Ed ecco che il ministero dell’Interno ha risposto: Capitano Ultimo non ha bisogno di quella scorta.
Il 24 gennaio il Consiglio di Stato sospende l’esecutività della pronuncia del Tar considerato che “deve essere garantito” un livello di protezione per l’uomo che arrestò Totò Riina. Attesa per il 20 febbraio la decisione definitiva. È stato l’attore italiano Raoul Bova a portare sul piccolo schermo la storia e le vicende de Il Capitano Ultimo. Ultimo è, infatti, una miniserie televisiva italiana ispirata al libro Ultimo – Il capitano che arrestò Totò Riina, per la regia è di Stefano Reali ed è stato trasmesso per la prima volta nel 1998 su Canale 5.