Referendum Ricadi, Sinistra Italiana per il “Sì”: «Passo importante per promuovere il territorio»
Il coordinamento provinciale non ha dubbi. «La modifica del nome - si spiega però - dovrà essere accompagnata da altri fondamentali passaggi in termini di servizi e salvaguardia dell’ambiente»
Nel referendum consultivo del 26 marzo, i cittadini del comune di Ricadi saranno chiamati alle urne per approvare la modifica del nome in “Ricadi-Capo Vaticano”, in seguito alla proposta presentata in Consiglio Regionale dall’onorevole Mirabello e approvata all’unanimità.
Il coordinamento provinciale di Sinistra Italiana sostiene questa proposta nella convinzione che «questa modifica possa avere ricadute positive sullo sfruttamento delle immense risorse paesaggistiche, naturali e culturali del territorio, la cui economia è indiscutibilmente legata al turismo, fino al punto di essere da traino per tutto il Vibonese».
Ricorda SI che «secondo la mitologia, sul promontorio di Capo Vaticano vi era un oracolo che “vaticinava” il futuro dei naviganti che, dirigendosi verso Sud, s’apprestavano ad affrontare il mare di Scilla e Cariddi. Le isole Eolie completano quel quadro dalla bellezza mozzafiato che tanti ha fatto innamorare; lo scrittore Giuseppe Berto ne è stato conquistato a tal punto da eleggerlo a suo domicilio».
Sinistra Italiana «considera il cambio di denominazione un passo importante verso la valorizzazione del territorio, cui però ne devono seguire altri fondamentali in termini di senso civico, servizi e salvaguardia dell’ambiente. Servono delle spiagge libere e pulite e un sistema di depurazione tale da consentire al mare di essere sempre cristallino; acqua pulita e costante nei rubinetti delle case; un efficiente sistema di raccolta dei rifiuti e una rete di trasporti, su delle strade messe in sicurezza. E’ auspicabile anche un efficiente sistema di riscossione dei tributi, forma di giustizia sociale e unica fonte di erogazione dei servizi da parte del Comune».
Infine la considerazione che «da Santa Maria a Santa Domenica, da Barbalaconi a Ciaramiti, non si farebbe torto a nessuno se al nome del capoluogo Ricadi si affiancasse quello del brand “Capo Vaticano”, noto a livello mondiale insieme a quello della limitrofa Tropea. Non si risolveranno d’incanto tutte le problematiche, ma intanto il 26 marzo esponiamo questo fiore all’occhiello di un territorio dalle enormi potenzialità».