domenica,Dicembre 22 2024

La mensa dei poveri si farà, per i “Progressisti per Vibo” è «Una battaglia vinta»

Il Comune ha avviato la pratica in collaborazione con l’Opera di religione della Diocesi di Mileto. Presto la firma della convenzione. Per Lo Schiavo, Pilegi e Tomaino «il sindaco ha riconosciuto la validità della proposta»

La mensa dei poveri si farà, per i “Progressisti per Vibo” è «Una battaglia vinta»

«Prendiamo atto con soddisfazione dell’interlocuzione avviata dal sindaco di Vibo Valentia al fine di istituire una mensa per i poveri nei locali della chiesa della Sacra famiglia, attraverso la stipula di una convezione con l’Operem diocesana di Mileto, cui destinare i fondi (30mila euro) già stanziati dalla Regione e immediatamente disponibili allo scopo».

È quanto dichiarano in una nota i consiglieri comunali del gruppo d’opposizione “Progressisti per Vibo”, Antonio Lo Schiavo, Loredana Pilegi e Rosario Tomaino, commentando l’avvio della fase propedeutica all’istituzione della mensa dei poveri attraverso una convenzione tra l’Ente pubblico e l’Opera di religione della Diocesi di Mileto (Operem) di cui dà notizia questa mattina Il Quotidiano del Sud. Convenzione che presto dovrebbe arrivare alla stipula formale.

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«Certo – spiegano i consiglieri -, avremmo preferito, cosi come espresso in varie occasioni nel corso della nostra battaglia per l’istituzione di un servizio comunale destinato ai più indigenti, che la mensa fosse laica e gestita direttamente dal Comune con il supporto di associazioni di volontariato e benefiche, ma quel che conta è il risultato. Risultato che ci vede oggi convinti del fatto che la nostra azione, avviata da alcuni mesi con la presentazione di un ordine del giorno finalizzato allo scopo, abbia conseguito un primo importante risultato, nonostante l’iter a dir poco tortuoso che ha visto la maggioranza consiliare opporsi inspiegabilmente alla proposta».

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Proposta che, come si ricorderà, non è passata al vaglio del voto in Consiglio. Per Lo Schiavo, Tomaino e Pilegi, tuttavia, «poco importa visto che ora anche il sindaco ha riconosciuto, nei fatti, l’opportunità dell’istituzione di questo servizio che evidentemente non è così superfluo come qualcuno ha tenuto a sottolineare in aula. La nostra battaglia per incrementare le azioni amministrative mirate al contrasto delle nuove povertà, tuttavia, non si esaurisce qui e continueremo ad essere da stimolo al dibattito consapevoli che su questo tema serva la massima attenzione e la più ampia convergenza politica per tentare di alleviare il disagio dei molti vibonesi che si trovano oggi in difficoltà».

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