domenica,Dicembre 22 2024

Vertenza Provincia di Vibo, Mangialavori: «Che fine ha fatto il Pd?»

Il coordinatore provinciale di Forza Italia interviene sulla nuova protesta dei dipendenti provinciali che rivendicano il pagamento delle spettanze. «Chi ha ruoli di governo sembra oggi indifferente» ha detto

Vertenza Provincia di Vibo, Mangialavori: «Che fine ha fatto il Pd?»

«Il silenzio del Pd vibonese sulla ripresa della protesta dei dipendenti provinciali è di per sé emblematico. Un silenzio eloquente che conferma un impotente immobilismo. E invece sarebbe il caso di parlare e quanto meno tentare di fare sentire la propria voce. Una voce di dissenso capace di proporre, con successo, una soluzione all’annosa questione dei dipendenti provinciali. Lavoratori regolarmente mortificati nella loro professionalità e nei loro più elementari diritti». 

È quanto dichiara in una nota il coordinatore provinciale di Forza Italia Giuseppe Mangialavori, richiamando alle proprie responsabilità il partito che governa il Paese e la Regione. 

«La cosiddetta “Riforma Delrio”, inoltre – aggiunge Mangialavori -, non solo non ha snellito la macchina burocratico-amministrativa degli enti locali, ma ha aggravato i problemi dei territori e creato disagi alle popolazioni. Insomma, una riforma poco ponderata frutto di una totale mancanza di strategia politica e di riflessione sulle conseguenze da essa generate. Più volte è stato invocato l’intervento del Parlamento affinché attivasse tutti gli strumenti normativi utili alla risoluzione delle varie problematiche generate dalla nuova legge con particolare riferimento ai dipendenti. Ma concretamente tali richieste non hanno generato nessuna iniziativa. Tutto sembra essere affidato alla benevolenza del destino e chi ha ruoli di governo nazionale, ad oggi, sembra arroccato tra l’indifferenza e la sterile inefficacia». 

Infine, dall’ex consigliere regionale, giunge vicinanza ai «dipendenti ai quali si esprime solidarietà e la garanzia di un costante sostegno politico affinché, sin da subito, possano continuare a svolgere la loro attività lavorativa con serenità e operativa incisività».

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