Comune di Vibo, Cutrullà e Tucci: «La maggioranza uscita dalle urne non c’è più, Romeo ne prenda atto»
Dura analisi del gruppo consiliare Cuore vibonese: «Chi governa non può permettersi di vivere alla giornata, schiacciato tra beghe interne e faide tra ex alleati»

«Nove mesi di governo e già si respira aria di disfatta nella maggioranza che sostiene il sindaco di Vibo Valentia. Quella che doveva essere una coalizione compatta e coesa si è trasformata in un campo di battaglia, dove l’interesse collettivo è ormai un lontano ricordo, sostituito da personalismi, veti incrociati e giochi di potere». È quanto scrive il gruppo consiliare Cuore vibonese rappresentato da Giuseppe Cutrullà e Danilo Tucci.
«Maggioranza spaccata»
Gli esponenti della compagine politica sostengono: «In pochi mesi, ben tre consiglieri comunali hanno abbandonato il gruppo di riferimento del sindaco, segno tangibile di una crisi profonda che non è più contenibile né mascherabile con comunicati trionfalistici. La maggioranza è sempre più spaccata, divisa in fazioni litigiose e gruppi di nuova e vecchia formazione che sembrano avere un solo obiettivo: logorare dall’interno un’amministrazione ormai senza guida. Il sindaco, eletto con la promessa di un rinnovamento e di una politica del fare, si ritrova oggi ostaggio dei capricci consiliari, costretto a mediare quotidianamente tra spinte divergenti e appetiti politici che nulla hanno a che vedere con il bene della città. La paralisi è sotto gli occhi di tutti: provvedimenti bloccati, progettualità ferme al palo, e un clima di instabilità che rischia di compromettere seriamente il futuro amministrativo di Vibo Valentia».
«Chi governa non può vivere alla giornata»
Per Cutrullà e Tucci «chi governa non può permettersi di vivere alla giornata, schiacciato tra beghe interne e faide tra ex alleati. È ora di tornare a occuparsi dei bisogni reali dei cittadini, delle priorità della città, delle strade che crollano, dei servizi che mancano, dei giovani che emigrano, delle periferie abbandonate e di un commercio devastato. Il palazzo comunale non può continuare a essere la sede di un teatrino permanente dove si recita solo la parte dell’ambizione personale. Il sindaco – scandiscono i due consiglieri – ha il dovere politico e istituzionale di chiarire, una volta per tutte, il perimetro della maggioranza. Non si può continuare con ambiguità, inciuci e alleanze mutevoli: serve trasparenza, coerenza e responsabilità. I cittadini hanno il diritto di sapere da chi è realmente governata la città e con quale progetto».
Invece, «a distanza di meno di un anno dall’insediamento, l’amministrazione comunale appare già al capolinea, priva di una direzione politica chiara e soffocata da dinamiche di potere autoreferenziali.
Serve un sussulto di dignità politica, ma soprattutto – concludono i rappresentanti di Cuore vibonese – serve dire la verità ai vibonesi: la maggioranza uscita dalle urne è finita. Il sindaco ne prenda atto e spieghi, senza giri di parole, se intende continuare a galleggiare in questo mare agitato o se è pronto ad affrontare, una volta per tutte, la realtà dei fatti. La città non può più permettersi l’immobilismo di chi governa con il solo obiettivo di sopravvivere».