Vibo, i paletti di Romeo dopo la nascita del nuovo gruppo consiliare targato Console: «In maggioranza sì, incarichi no»
Il primo cittadino ha criticato le modalità con cui è nato il nuovo schieramento che ha sfaldato il gruppo della sua lista elettorale. Sulla questione del presunto conflitto d’interesse che graverebbe sull’assessore Talarico: «Nessuna incompatibilità». Poi un monito: «Avvelenare i pozzi non conviene a nessuno»

«Abbassiamo i toni, pensiamo a lavorare, perché l’avvelenamento dei pozzi non conviene né alla maggioranza e né tantomeno all’opposizione». Quello del sindaco Enzo Romeo è stato forse più un auspicio che un invito destinato ad essere seguito, visto che i toni restano alti. La seduta del Consiglio comunale (ancora in corso mentre scriviamo) era carica di tensioni politiche che hanno trovato la stura proprio nelle comunicazioni iniziali del primo cittadino, che ha affrontato i due argomenti più spinosi: la presunta incompatibilità dell’assessore Marco Talarico e la nascita di un nuovo gruppo consiliare Democratici e Riformisti, che ha svuotato il gruppo consiliare legato alla sua lista elettorale, Centro studi Progetto Vibo.
Con riguardo all’ipotesi di incompatibilità, a causa di un credito Imu che l’Ente vanta nei confronti di Talarico, Romeo ha messo in chiaro che «non sta al sindaco valutare eventuali cause di incompatibilità, ma tocca agli uffici». «E gli uffici – ha rimarcato -, nel momento in cui si è costituita la giunta, non hanno riscontrato alcun problema. Nel merito, per quanto mi riguarda, non ci sono cause di incompatibilità, come mi confermano gli uffici. Ma ho accettato di buon grado la decisione del segretario generale di chiudere questa vicenda con la richiesta di un parere al ministero dell’Interno».
Sulla nascita del nuovo gruppo consiliare, Romeo, dopo una premessa quasi d’obbligo («per la maggioranza non cambia nulla»), si è detto comunque molto perplesso per la modalità con cui è nato il nuovo gruppo, la cui formazione può insinuare il dubbio che la maggioranza possa scricchiolare: «Vedo quanto accaduto più che altro come una situazione di disagio dei consiglieri che hanno deciso di formare il schieramento. Se questo porterà maggiore tranquillità e serenità a loro, va bene». Ma poi Romeo ha messo nel mirino Nico Console (Misto), regista della nascita della nuova formazione: «Al consigliere Console che mi è venuto a trovare qualche giorno fa parlandomi del suo progetto, non posso che ribadire che se ha deciso di entrare in maggioranza non possiamo che prenderne atto e ci fa piacere. Ma formare un gruppo consigliare con persone che sono già in maggioranza non mi sembra il massimo della correttezza. Se avesse voluto aiutare e sostenere questa amministrazione, sicuramente si sarebbero potute adottare modalità e linee di comportamento diverse». Dunque, per imprimere ancora più chiarezza alle sue parole, Romeo ha scandito: «Non accetterò che nessuno mi tiri dalla giacca ed escludo che in futuro possano essere affidate cariche». Insomma, il primo cittadino ha piantato paletti per ora apparentemente invalicabili, che escludono rimpasti di giunta o nuovi ingressi nell’esecutivo. Almeno a breve termine.