mercoledì,Aprile 16 2025

Vibo, Romeo: «Assessore incompatibile? Attendiamo le verifiche». Poi lancia un avvertimento politico: «Valutazione ad ampio raggio per rafforzare la maggioranza»

Dopo il segretario comunale, interviene il primo cittadino che parla di atti trasparenti e veritieri: «Consapevole di essermi circondato di figure leali e oneste»

Vibo, Romeo: «Assessore incompatibile? Attendiamo le verifiche». Poi lancia un avvertimento politico: «Valutazione ad ampio raggio per rafforzare la maggioranza»
Il sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo

All’intervento del segretario generale del Comune di Vibo Valentia, Domenico Libero Scuglia, segue a ruota quello del sindaco Enzo Romeo. L’argomento è sempre lo stesso: la possibilità che un assessore possa essere incompatibile a causa di un debito Imu verso l’Ente di diverse decine di migliaia di euro. Dopo una «approfondita consultazione» con Scuglia, riferisce il primo cittadino di Vibo: «Ho inteso richiedere un accurato approfondimento giuridico-amministrativo e pur rassicurato sul modello di verifica eseguito, ho concordato con il segretario generale circa l’opportunità, in merito al caso prospettatomi, di richiedere, attraverso un quesito che sarà specifico e calzante, un parere al competente Ufficio del Ministero degli Interni».

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Sulla vicenda si è scatenata una vera e propria bufera politica. La questione è stata sollevata da un’interrogazione della consigliera di minoranza Maria Rosaria Nesci e successivamente ha registrato anche l’intervento dell’ex sindaco Maria Limardo sulla stampa.

«Ribadisco – dice ora Romeo – la mia fiducia nell’operato degli Uffici Comunali e non ritengo vi siano, allo stato dei fatti e degli atti, elementi tali da suscitare le reazioni scomposte e gli attacchi strumentali che ho avuto modo di registrare e di leggere in questi ultimi giorni. Gli atti sono trasparenti e veritieri, nulla è stato nascosto ma nulla può essere considerato definitivo e sancito fino all’esito del quesito poc’anzi indicato. Fatto questo imparziale passaggio – aggiunge il sindaco -, mi riservo una valutazione politica ad ampio raggio, come è nelle mie facoltà, per porre entro un argine ancora più solido la maggioranza di area progressista». È forse quest’ultimo il passaggio più politico ma anche più ostico. Quello di Romeo sembra un avvertimento alla sua stessa coalizione. Come dire: occhio, che c’è la fila per entrare in maggioranza e sono pronto a guardarmi intorno se qualcuno dovesse mostrare incertezze nel sostenermi. Ma sono solo interpretazioni, visto che il politichese in questo caso è davvero di alto livello.

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Romeo definisce, quindi, ingenerosi i «giudizi e le accuse» subiti. «Il mio operato – prosegue – rimane, per carattere e prassi, sempre prudente e attento. Laddove dovessero emergere elementi di cogente impraticabilità giuridico-funzionale, sarò il primo a chiedere e certamente ad ottenere che questi vengano rimossi nell’interesse dell’amministrazione comunale, ben consapevole di essermi circondato di figure leali e oneste che non attenderanno nemmeno un attimo ad assumere decisioni adeguate, limpide e inequivocabili, per serietà, qualità etiche e dirittura morale».

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