Nomina Menniti a capo gabinetto, l’opposizione unita attacca il sindaco di Vibo Romeo: «Sperpero di risorse pubbliche per una figura superflua»
Forza Italia, Cuore vibonese, Insieme per il centro e Vibo unica denunciano «incoerenza e incompetenza» dell'amministrazione

«I soliti giochetti alla carlona di una sinistra bugiarda – concludono – che avrebbe, invece, potuto utilizzare quelle risorse per i problemi atavici della città, quali buche, decoro, edilizia scolastica, perdite idriche e fognarie, anziché per pagare un capo di gabinetto. Sarebbe opportuno che gli attuali amministratori del Comune iniziassero a lavorare per il bene della città, producendo risultati senza più continuare a celarsi goffamente dietro alibi o giustificazioni. Governare significa assumersi delle responsabilità che fino ad oggi non abbiamo visto».
È ancora terreno di acceso scontro politico la vicenda sulla nomina di Gianpiero Menniti a capo di gabinetto del sindaco di Vibo Enzo Romeo. Quattro gruppi di opposizione – Forza Italia, Cuore vibonese, Insieme per il centro e Vibo unica – hanno redatto una nota congiunta in cui criticano aspramente l’amministrazione comunale, accusandola di incoerenza e incompetenza, ritenendo il «lauto pagamento» di Menniti uno spreco di risorse a discapito di interventi urgenti per la città. «In tutti questi mesi di amministrazione Romeo – scrivono i gruppi di minoranza (all’appello mancano Fdi, Muzzopappa e Lo Bianco) -, abbiamo capito che ciò che la caratterizza è l’incoerenza unita ad una buona dose di mancanza di conoscenza di come funziona la macchina amministrativa del Comune di Vibo. Eppure, dicevano che avrebbero fatto tutto meglio dei loro predecessori; ma, a quanto pare, si stanno impegnando, e neanche tanto, a fare peggio, arrivando a nominare una figura come il capo di gabinetto, pagandola lautamente e sottraendo risorse che avrebbero potuto essere impiegate per opere a favore della città».
«Abbiamo letto le dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino alla stampa locale – prosegue la nota congiunta dell’opposizione – e ci rendiamo conto di trovarci di fronte a un copione scritto e recitato ad arte, di cui esponiamo di seguito brevemente i fatti: Nel settembre 2024, a pochi mesi dall’insediamento, il sindaco deve saldare un debito elettorale e pubblica un bando per un “esperto” con requisiti su misura, anzi, ad personam. Fortunatamente, il bando naufraga, grazie alla denuncia delle opposizioni politiche e civiche, che smascherano l’operazione».
«A marzo, però – prosegue la nota -, il debito politico non è ancora stato saldato e il sindaco ordina un nuovo bando per esperti, sempre con fondi comunali. Ma anche in questo caso qualcosa va storto: i requisiti, infatti, non sono adatti al “prescelto”. Ma ecco uscire dal cilindro il colpo di genio: la maggioranza si riunisce e orchestra una delle più grandi sceneggiate napoletane degli ultimi tempi. Si realizza che il nuovo bando non è utilizzabile per l’assunzione dell’uomo di fiducia del sindaco e, pertanto, si decide di aggirare il problema: il sindaco forza la mano e, con una delibera di giunta, nomina direttamente il suo esperto tuttofare, a spese dei cittadini. Per rendere il teatrino più credibile – incalzano -, gli assessori del Pd non partecipano alla delibera, fingendo di essere contrari. Peccato che, nello stesso tempo, il Movimento 5 Stelle, che dovrebbe essere paladino della trasparenza, invece partecipa eccome. E così, dopo due giorni di tempesta, tutti tornano felici e contenti, con in tasca già gli accordi per le prossime elezioni regionali».
Questa «è la realtà dei fatti – per i quattro gruppi di opposizione che siedono in Consiglio comunale – e i cittadini vibonesi meritano di saperlo e, soprattutto, di non essere presi in giro con i soliti teatrini e frasi del tipo “È tutta colpa di chi ci ha preceduti”. Troppo facile, oltre che politicamente scadente, continuare con questa litania; perché a gridare sempre “al lupo” si finisce per non essere creduti. La verità è che in tutto questo le opposizioni non c’entrano nulla, perché questa amministrazione e la sua maggioranza sono sufficientemente bravi a realizzare autogol degni del miglior “Niccolai”. Ma, soprattutto, caro sindaco, la invitiamo a quantificare la vostra osannata riduzione della spesa politica, in quanto, inserita in una voce più ampia, ad oggi non si riesce bene a interpretarla».
«I soliti giochetti alla carlona di una sinistra bugiarda – concludono – che avrebbe, invece, potuto utilizzare quelle risorse per i problemi atavici della città, quali buche, decoro, edilizia scolastica, perdite idriche e fognarie, anziché per pagare un capo di gabinetto. Sarebbe opportuno che gli attuali amministratori del Comune iniziassero a lavorare per il bene della città, producendo risultati senza più continuare a celarsi goffamente dietro alibi o giustificazioni. Governare significa assumersi delle responsabilità che fino ad oggi non abbiamo visto».