Lavori a Vibo Marina, il solito copione di revoche e annullamenti
Il Comune prima aggiudica, poi annulla a seguito di interdittiva della Prefettura, poi aggiudica nuovamente in virtù di una sospensiva del Consiglio di Stato e infine annulla in autotutela la propria determina
La sorte che tocca alle opere pubbliche è tristemente nota: mesi o anni per progettare e trovare fondi per finanziare i progetti, mesi o anni per affidare i lavori, mesi o anni, ovviamente, anche per attendere gli esiti dei puntuali ricorsi. Sorte cui non sfugge la riqualificazione di un altro angolo del Comune di Vibo Valentia, nel caso specifico la Pinetina 12 aprile 1943 a Vibo Marina, quella antistante la scuola Presterà, proprio alle spalle del corso principale. Un’area verde abbandonata al suo destino da troppo tempo, per la quale l’amministrazione Costa, a luglio 2018, aveva indetto una procedura negoziata al fine di affidare i lavori di risanamento ambientale e riqualificazione urbana. Un iter burocratico che fa registrare il solito copione di Palazzo Razza, tra affidamenti, revoche e annullamenti in autotutela.
L’importo a base d’asta dei lavori era di 53mila euro. A gennaio 2019 l’opera viene affidata alla ditta prima classificata, la “Ceb Srl”, per 51mila euro. Nelle more, ovviamente, il Comune di Vibo si riserva di specificare che l’aggiudicazione diventerà efficace solo dopo il parere favorevole della Prefettura, alla luce del Protocollo di legalità firmato nel 2017 per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata negli appalti e per la prevenzione della corruzione. E proprio la Prefettura, l’8 marzo 2019, comunica al Comune di avere emesso «informazioni di tipo interdittivo nei rapporti con la pubblica amministrazione nei confronti dell’impresa prima classificata», ragion per cui si è proceduto, lasciando passare altri tre mesi (determina giugno 2019), ad affidare l’opera alla seconda classificata, la “Geco Srl”. Ovviamente la Ceb non sta a guardare e presenta ricorso al Consiglio di Stato, che emette una sospensiva cautelare, pubblicata il 30 agosto, accogliendo l’istanza della ditta ricorrente. E così si arriva al 4 dicembre, quando il Comune di Vibo prende atto della sospensiva del Consiglio di Stato, annulla la determina di giugno e riaggiudica i lavori di sistemazione della pinetina di Vibo Marina nuovamente alla Ceb Srl, con sede in via S. Aloe a Vibo, per l’importo complessivo di 51mila euro. Capitolo chiuso? Macché. Il giorno successivo, 5 dicembre, la dirigente Adriana Teti annulla in autotutela la propria determina del giorno prima perché è necessario procedere – si legge nell’atto – ad «approfondimenti sulla sospensiva cautelare del Consiglio di Stato, con gli uffici della Prefettura e con il legale dell’ente». I soliti “pasticci” burocratici che frenano la realizzazione di opere pubbliche. La pinetina, insomma, può restare nell’abbandono ancora un po’…