lunedì,Marzo 17 2025

Vibo, il segretario provinciale Udc Stefano Luciano all’attacco della giunta Romeo: «Pochi fatti concreti e nessuna visione di futuro»

Nel mirino dell'esponente politico ci sono le promesse elettorali disattese, il taglio degli alberi e le ordinanze di non potabilità dell’acqua mentre la chiusura del torrente S. Anna e l'isolamento di San Pietro rimangono insoluti

Vibo, il segretario provinciale Udc Stefano Luciano all’attacco della giunta Romeo: «Pochi fatti concreti e nessuna visione di futuro»

«Ho ritenuto opportuno attendere un congruo periodo di tempo prima di intervenire per esprimere un giudizio compiuto in ordine all’amministrazione guidata dal sindaco Romeo nel convincimento che l’opposizione è credibile quando fonda le proprie valutazione su fatti concreti evitando ragionamenti mossi da pregiudizi di parte». Così esordisce Stefano Luciano, segretario provinciale dell’Udc di Vibo, in un duro comunicato stampa in cui critica l’operato dell’amministrazione comunale. Luciano accusa l’esecutivo di aver compiuto «pochi atti e poche azioni». Tra questi, il segretario provinciale dell’Udc cita «le delibere per il taglio degli alberi in città, le ordinanze di non potabilità dell’acqua e le famose delibere – una delle quali poi ritirata – per ricercare un consulente del sindaco in barba ai conti in rosso del Comune che obbligano i cittadini al pagamento di tributi con aliquote al massimo».

Ma le critiche non si fermano ai singoli atti. Luciano punta il dito anche sulle «problematiche più rilevanti che lo stesso sindaco ed i suoi sostenitori avevano promesso di risolvere in campagna elettorale e che avrebbero dovuto determinare quel cambio di passo che non si era visto con la Limardo». In particolare, il segretario provinciale dell’Udc si riferisce al «torrente Sant’Anna che nonostante l’intervento del procuratore delle Repubblica ancora non è stato chiuso con evidente compromissione della prossima stagione estiva. Segno che ancora non si è compresa la fondamentale importanza che il turismo rappresenta per la zona costiera sotto il profilo economico e non solo».

E ancora, Luciano elenca una serie di problematiche irrisolte: «La strada di San Pietro, ancora chiusa con il rischio di un persistente isolamento di detta frazione dal resto del contesto urbano; la mancata attenzione per Bivona e l’assenza di una progettualità per l’apertura della biblioteca a Vibo Marina». Il segretario provinciale dell’Udc non risparmia critiche nemmeno alla gestione del verde pubblico e dei Lavori pubblici: «I polmoni verdi della città sono in preda al degrado. Fra tutti, il Parco urbano, la Villa comunale e Villa Gagliardi a cui si aggiunge l’inefficienza assoluta nei Lavori pubblici come dimostra la disorganizzazione dei cantieri in città e la difficoltà di sistemare in modo definitivo la rotatoria di viale Affaccio la cui strada circostante è dismessa e piena di buche quasi come fosse così difficile reperire un poco di bitume per rendere quantomeno sicura la viabilità di quella zona molto trafficata».

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E poi il «paradosso dell’Affrontata, proposta dal sindaco come patrimonio Unesco e a rischio fattibilità per l’anno in corso per la strada ancora chiusa perché da completare, con evidente disagio anche per una nota farmacia della zona». Luciano si interroga poi sul silenzio di quei consiglieri comunali che, durante l’amministrazione Limardo, avevano svolto un ruolo di opposizione: «Mi domando dove siano finiti gli entusiasmi di quei consiglieri che hanno così egregiamente svolto il ruolo di oppositori durante l’amministrazione Limardo che hanno giustamente ed insieme allo scrivente contestato quel modo di amministrare privo di visione e di consistenza. Soriano e Scrugli fra tutti hanno ad esempio notato che i loro settori sono fermi e non producono nulla di buono? Il mancato rilancio del Sistema bibliotecario e l’assoluta marginalità in cui si è ridotto l’assessorato ai Servizi sociali meriterebbero un sussulto di orgoglio se non altro per essere coerenti con le battaglie fatte nel corso della precedente amministrazione».

In fine, lancia un appello per la creazione di una «vera opposizione capace di proporre e di contestare con obiettività l’operato dell’amministrazione in carica coinvolgendo anche le forze politiche non rappresentate in consiglio e i pezzi di società civile che hanno voglia di costruire un’alternativa seria e credibile alla luce dell’ennesimo fallimento rappresentato da Romeo».

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