Ambiente, la sfida di Lo Schiavo: «In un anno si risalga la classifica di 15 posizioni»
Per il capogruppo d’opposizione in consiglio comunale necessario presentare un pacchetto organico d’interventi perché la questione diventi prioritaria.
«Ancora una volta una classifica che stima la qualità della vita delle città italiane, pone Vibo Valentia agli ultimi posti, sancendo addirittura una retrocessione di quattro posizioni rispetto all’anno precedente». La graduatoria stilata da Legambiente e Sole 24Ore sull’ecosistema urbano dei capoluoghi italiani non lascia indifferente il capogruppo d’opposizione in consiglio comunale, Antonio Lo Schiavo, il quale utilizza però l’argomento per spronare la politica cittadina a fare di più e invertire una tendenza che, a suo giudizio, non è affatto irreversibile, anzi.
Del resto, a parere del già candidato sindaco del centrosinistra «non servono classifiche a rivelarci ciò che sapevamo da tempo: ad oggi nessun programma di raccolta differenziata è stato avviato; non esiste nessun servizio di trasporto pubblico che possa incidere sul traffico cittadino; un solo chilometro di piste ciclabili; pochi spazi pedonali e, poi, la solita scarsa attenzione per la qualità dell’aria, dell’acqua, per l’utilizzo di energie rinnovabili». Che fare? «Inutile piangersi addosso – asserisce Lo Schiavo – la classe politica dimostri – al contrario – di avere le qualità per cambiare passo – perché afferma – è ora di ragionare tutti insieme su come dare un futuro alla nostra città».
In particolare, Lo Schiavo lancia la sfida all’Amministrazione comunale affinché la stessa dimostri «di avere le idee e la capacità di mettere in atto politiche pubbliche virtuose in campo ambientale che migliorino concretamente la vita dei cittadini». Dunque la proposta che il capogruppo “Pd e indipendenti” avanza precisando di «offrire fin da subito la massima disponibilità per concretizzarla». «Si presenti – sprona Lo Schiavo – un pacchetto organico d’interventi tali da migliorare i più comuni standard della qualità della vita, dall’avvio della raccolta differenziata ad una maggiore presenza di spazi pedonali e ciclabili, dall’intervento sulla rete idrica comunale fino ai trasporti pubblici e i servizi di mobilità alternativi. Si faccia in modo che da qui ad un anno la questione ambientale diventi una priorità della politica cittadina. Si punti, in sintesi, a scalare almeno 10-15 posizioni in queste “classifiche” e si dia un segno di responsabilità verso i vibonesi».
Gli esempi da seguire non mancano, anzi, per Lo Schiavo, «la strada è tracciata, non servono miracoli, lo insegna l’esperienza di Cosenza (non a caso ai primi posti in Italia) dove si è fatta una precisa scelta di campo in questo senso. Si lavori quindi a questo obiettivo in uno spirito di compartecipazione tra maggioranza e opposizione e si dia sostanza alla volontà di riscatto che tutti a parole avvertiamo».