Vibo Marina, il sottopasso rischia di trasformarsi in un’altra incompiuta – Video
Manca mezzo milione di euro per finanziare le opere complementari malgrado i lavori sulla struttura siano quasi ultimati. Russo: «Stiamo lavorando con la Regione per il finanziamento»
Progettato nel 2012, appaltato nel 2014, concluso, forse, nel 2019. Ma inutilizzabile. Il sottopasso ferroviario di Vibo Marina, opera strategica per la viabilità e la sicurezza della frazione più importante di Vibo Valentia, potrebbe trasformarsi nell’ennesima incompiuta del Vibonese. Perché se i lavori della struttura sono quasi terminati, a mancare sono le opere complementari, senza le quali il sottopasso è inservibile. Toccherà al Comune di Vibo recuperare i soldi. «Al di là di quello che qualcuno afferma – a parlare è l’assessore ai Lavori pubblici Giovanni Russo – i soldi, in cassa, non ci sono. Servono ulteriori 500mila euro per completarla. Va realizzata una vasca di raccolta delle acque, un’altra pompa ausiliaria, e ancora interventi collaterali come la bitumazione delle strade circostanti, la segnaletica orizzontale, l’illuminazione di via Stazione».
Tra problemi oggettivi e ritardi burocratici, il sottopasso è andato incontro a tutto il corollario di intoppi che caratterizza ogni opera pubblica. «Oggi si arriva all’ultima azione ma in maniera incompleta. Appaltata nel 2014 – aggiunge Russo -, ha subito, tra le altre cose, due perizie di variante nel 2017 e nel 2019». Una situazione che ha fatto inevitabilmente lievitare i costi, con i denari che a un certo punto sono finiti. «Purtroppo la somma era di 2,5 milioni di euro impiegati per costruire il sottopasso. In ogni caso abbiamo un’interlocuzione aperta con la Regione, stiamo ultimando la progettazione per il completamento. Sono relativamente fiducioso sull’ultimazione, ma non nell’immediato». Gli 11 milioni stanziati dalla Protezione civile per l’emergenza post alluvionale, tra l’altro, non sarebbero utilizzabili perché non è stata ancora completata la rendicontazione delle opere di messa in sicurezza compiute fino ad oggi.
Una cosa è certa. Dal nuovo progetto per le opere complementari alla sua realizzazione, in altre parole da oggi al giorno in cui i cittadini potranno transitare sotto il ponticello, di acqua ne dovrà passare ancora parecchia…