lunedì,Febbraio 24 2025

Ambulanze in coda e caos all’ospedale di Vibo, Mammoliti e Lo Schiavo: «Scenari non degni di un paese civile. Come sono stati usati i soldi?»

I due consiglieri puntano il dito contro il governo regionale e presentano un'interrogazione urgente alla giunta Occhiuto. Al prefetto chiedono invece di convocare un tavolo di confronto

Ambulanze in coda e caos all’ospedale di Vibo, Mammoliti e Lo Schiavo: «Scenari non degni di un paese civile. Come sono stati usati i soldi?»
I consiglieri regionali Mammoliti e Lo Schiavo, sullo sfondo le ambulanze ferme

«Le impietose immagini, riportate dalla stampa, di ben sette ambulanze in fila al Pronto soccorso dell’ospedale Jazzolino di Vibo Valentia, certificano l’ormai cronica criticità della sanità vibonese». È quanto affermano i consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Partito democratico) e Antonio Lo Schiavo (capogruppo del Misto – Liberamente progressisti) che, in merito alla vicenda, hanno inoltrato una interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale.

I due consiglieri regionali alludono, in particolare, a quanto accaduto ieri, domenica 23 febbario, quando a causa della carenza di posti letto e barelle, i pazienti arrivati in ambulanza al Pronto soccorso dello Jazzolino sono stati costretti a rimanere a lungo a bordo dei mezzi, che per forza di cose in quel frangente non potevano essere utilizzati per altre emergenze sul territorio. «Immagini non degne di un Paese civile – sottolineano i consiglieri – e non affatto coerenti con la quantità delle risorse disponibili che, se utilizzate proficuamente, dovrebbero garantire l’appropriatezza delle cure e l’erogazione di prestazioni e servizi».

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«Scenari da terzo mondo»

«In tale direzione – spiegano Lo Schiavo e Mammoliti – bisognerà conoscere come siano state utilizzate le risorse assegnate per l’ammodernamento tecnologico e digitale del presidio ospedaliero, per l’acquisto di risonanze, Tac, mammografi e altre strumentazioni necessarie. Risorse che ammontano ad oltre 5 milioni di euro. Invece, siamo a corto di barelle, lettighe e altri dispositivi necessari al Pronto soccorso per una degna presa in carico delle persone. Tutto ciò è moralmente e civilmente inaccettabile e vicende come queste richiamano alla mente scenari a dir poco da Terzo mondo. È del tutto evidente che tali criticità si ripercuotono negativamente non solo sui cittadini/utenti ma anche su tutti gli operatori».

Sanità «collassata»

Per Mammoliti a Lo Schiavo «la verità è che la sanità vibonese è ormai da troppo tempo collassata e che da parte dell’attuale Governo regionale non si è fatto nulla per tutelare e difendere il sistema sanitario vibonese che rappresenta la punta più acuta e drammatica della crisi del sistema sanitario regionale». «Di tutto ciò – rimarcano – avrebbe dovuto discuterne e prenderne consapevolmente atto anche la Conferenza dei sindaci che ha, in maniera faziosa, escluso dall’ultima riunione ben tre consiglieri regionali, denotando una concezione culturale e politica miope che stigmatizziamo, auspicando un rapido confronto aperto a tutti gli attori istituzionali e associativi del territorio».

La richiesta di un tavolo ad hoc

Un confronto che «punti ad assumere adeguate determinazioni, rivendicare investimenti e provvedimenti adeguati per la sanità vibonese, sempre più proiettata verso uno smantellamento inaccettabile. Sollecitiamo al signor prefetto, al quale abbiamo già richiesto un apposito incontro – concludono Mammoliti e Lo Schiavo -, la convocazione di un tavolo per incalzare chi detiene ruoli di responsabilità e governo ad assumere immediate soluzioni a garanzia del diritto costituzionale alla salute ormai fortemente compromesso».

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