Vibo, continua la guerra a chi ce l’ha più grande… il merito: l’assessore Miceli replica a Bruni sulla raccolta rifiuti
Il responsabile del settore Ambiente punta il dito sull'ex amministrazione anche per l'uso dei contributi statali per impianti fotovoltaici a scapito di interventi di adeguamento sismico nella scuola di Porto Salvo e sull'efficacia del servizio di bike sharing
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L’assessore all’Ambiente del Comune di Vibo Valentia, Marco Miceli, attraverso un comunicato stampa risponde alle critiche mosse qualche giorno fa dal suo predecessore Vincenzo Bruni, riguardanti la gestione dei rifiuti e le politiche ambientali dell’Ente, con un focus particolare sui risultati ottenuti e sulle scelte contestate della precedente amministrazione. «Attacchi sterili e personali, da chi è stato già sonoramente bocciato dai cittadini vibonesi e non detiene il mandato elettorale per sollevare le proprie istanze in Consiglio comunale, sfrecciano sul binario della mia indifferenza – ha esordito Miceli nel comunicato -, ma è doveroso fare alcune precisazioni. Sarebbe troppo facile per me scaricare sul mio predecessore la colpa di aver voluto, con il nuovo capitolato speciale d’appalto, il cambio del calendario, prevedendo la raccolta dell’indifferenziato ogni 15 giorni».
«Tanto è vero – prosegue Miceli – che assieme ad altri componenti della giunta, con i quali durante la scorsa consiliatura eravamo all’opposizione, in quanto eletti dai cittadini vibonesi ci siamo più volte opposti a questa modifica, voluta proprio dall’assessore all’Ambiente che mi ha preceduto. Ma oggi il mio ruolo e il mio senso civico e costruttivo mi impongono di non lasciarmi andare a facili e strumentali polemiche. Nella consapevolezza che il capitolato è questo e non si può cambiare bisogna farlo rispettare, provocando alla cittadinanza i minori disagi possibili, adoperandosi per trarre il meglio da questo cambio di calendario, sia in termini ambientali che economici. Non è assolutamente vero che la percentuale di raccolta differenziata è aumentata solo grazie al nuovo calendario». Ha quindi fornito dati a sostegno della sua tesi, evidenziando come i risultati positivi si siano visti fin da subito con la nuova gestione:
- Media annuale RD a giugno 2024: 70,70% (dopo sei mesi della vecchia amministrazione);
- Media annuale RD a dicembre 2024: 72,12% (dopo i primi sei mesi dell’amministrazione Romeo);
- Dicembre 2023: 70,13%
Inoltre, ha confrontato i dati dei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre e dicembre del 2024 con quelli del 2023, evidenziando un trend in crescita nonostante le difficoltà legate al cambio di gestione. Il dato superiore al 77% registrato a gennaio 2025, «sebbene sia trascorso ancora troppo poco tempo per poter fare un bilancio», fa ben sperare per il futuro.
Gestione verde pubblico e cura accessi spiagge
L’assessore ha poi affrontato altre questioni, criticando la gestione del verde pubblico da parte della precedente amministrazione e ricordando come «a luglio scorso (sono assessore dal 15 luglio 2024) – ha precisato – abbiamo trovato erbacce alte fino a oltre due metri in tutta la città e anche sulle spiagge dove, evidentemente, chi parla di visione e programmazione non è intervenuto adeguatamente nel primo semestre del 2024. Ciò nonostante, con impegno e amore per la città, e grazie allo straordinario lavoro della ditta Muraca, i cui dipendenti alle 4 di mattina nei mesi di luglio e agosto erano già sul posto per effettuare il taglio dell’erba, siamo riusciti a far godere al meglio le nostre spiagge a turisti e cittadini vibonesi».
Capitozzatura lecci di via Margherita e cestini da 600 euro l’uno
Miceli ha inoltre criticato l’acquisto di cestini multicolore ritenuti poco funzionali e la scelta di capitozzare i lecci in viale Regina Margherita, pratica vietata per legge: «Chi parla di programmazione, magari, poteva avere l’intuizione di capire che la spesa di oltre 600 euro cadauno per l’acquisto dei cestini multicolore era un po’ eccessiva visto che, a detta degli operatori, non risultano funzionali in quanto gli stessi operatori lamentano che è difficile raccogliere i rifiuti ivi deposti e anche inserirvi delle buste idonee. In ogni caso – ha fatto sapere ancora Miceli attraverso la nota stampa – li stiamo riadattando per renderli funzionali, proprio per non sprecare i soldi spesi». Per lui, «sarebbe stato più opportuno utilizzare parte di quei soldi per colmare le falle arboree di viale Regina Margherita – dove sono ubicati i cestini in questione -, dove mancano diversi lecci che metteremo a dimora nei prossimi giorni».
«Evidentemente chi parla di programmazione ha una concezione, per fortuna diversa dalla mia, sul patrimonio arboreo cittadino. Basti pensare che la scorsa amministrazione nel 2022 ha optato per la scelta scellerata di capitozzare (vietato per legge) i lecci in questione – ha sottolineato l’assessore comunale all’Ambiente Miceli -. Alberi sempre verdi, che non devono essere mai potati poiché, per non indebolirsi, devono mantenere rami e foglie. Alcuni dei lecci in questione non hanno ancora superato lo stress – di tali operazioni – ma cercheremo di recuperarli con una gestione delle potature sostenibile». Infine, ha espresso perplessità sull’utilizzo di contributi statali per la realizzazione di un impianto fotovoltaico sulla scuola primaria di Porto Salvo, ritenendo prioritari gli interventi di adeguamento sismico, e per il servizio di bike sharing. «Il contributo di circa 130mila euro – ha evidenziato – è stato utilizzato per realizzare l’impianto fotovoltaico sul tetto della scuola dove, magari, sarebbe stato più opportuno realizzare prima gli interventi di adeguamento sismico. A tutt’oggi la scuola è inagibile e gli studenti, da circa cinque anni, sono relegati in un capannone del Corap nella zona industriale di Porto Salvo».
L’esborso del bikesharing attivato tre ani fa
Poi l’ulteriore «esborso» dello stesso importo nel 2022 per il bike sharing: «Nonostante le tante perplessità dell’eventuale riuscita del progetto per come ideato e sollevate dal Consiglio e dal sottoscritto, che ha presentato un’interrogazione a riguardo firmata da 13 consiglieri, dopo tre anni dall’attivazione del servizio lascio trarre ai cittadini le proprie conclusioni. Fermo restando – ha poi concluso Miceli – che farò il possibile affinché il servizio possa essere utile alla città, nonostante in quella fase, come è ampiamente documentato, avrei speso quei soldi in maniera diversa e per garantire il diritto alla mobilità delle fasce più deboli della società e di tutti i cittadini secondo un principio di uguaglianza».
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