Sul teatro (chiuso) ormai è rissa politica, Forza Italia replica a Colelli (Pd): «Un don Chisciotte sleale, difende l’indifendibile»
Nuovo capitolo del botta e risposta tra maggioranza e opposizione sulle responsabilità legate alla mancata apertura della struttura: «Chi governa la città continua a usare il metodo dello scaricabarile»
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Non accenna a diminuire la polemica a seguito del sopralluogo al teatro di Vibo Valentia dell’assessore alla Cultura Stefano Soriano, il quale ha documentato le condizioni in cui versa la struttura (tra infiltrazioni di umidità e muffa) a un anno di distanza dall’inaugurazione (e successiva immediata chiusura). Alla denuncia di Soriano è seguita la risposta dell’ex primo cittadino di Vibo Maria Limardo. «Il Pd se ne interessa solo ora, la tecnica dello scarica barile non funziona più» replicava Limardo. «Abbiamo sempre lavorato in silenzio, giusto che ora la città sappia quali grane abbiamo ereditato» la controreplica del gruppo consiliare del Pd. A questa si aggiunge l’ultima replica a firma del coordinamento cittadino di Forza Italia.
«L’Amministrazione Limardo non ha mai nascosto la polvere sotto il tappeto, né tantomeno ha scheletri nell’armadio. Ogni allusione in tal senso viene dunque rispedita al mittente», hanno dichiarato dal coordinamento, respingendo le critiche ricevute.
Forza Italia ha poi contestato la narrazione secondo cui il Teatro sarebbe in condizioni critiche: «Dipingere il teatro come una struttura completamente in rovina, bisognosa di interventi radicali e lunghissimi, è solo un tentativo goffo di giustificare l’inefficienza della ‘nuova’ amministrazione. La realtà è un’altra: il teatro è fruibile, come dimostrato un anno fa. Non servono interventi radicali per riaprirlo, ma solo il rinnovo della vernice ignifuga sulle parti in legno».
Poi la critica al consigliere comunale Francesco Colelli per aver diffuso immagini di muffa e umidità nei servizi igienici dell’area bar, sostenendo che si tratti di un argomento strumentale: «Il ‘prode don Chisciotte-Colelli’, consapevole dell’incapacità di questa amministrazione di aprire il teatro, ha pensato di buttarla in caciara con qualche foto di muffa e umidità nei servizi igienici del bar, cercando di gridare al ladro, al disastro e all’inefficienza dei tecnici intervenuti. Peccato che la verità sia un’altra: l’area bar, come stabilito dal capitolato di gara (2015), non è stata ultimata per lasciare al futuro gestore la possibilità di personalizzarla».
Quanto alle altre zone con segni di umidità, come il retropalco e le scale per il piano interrato, viene sottolineato che «gli uffici competenti hanno a suo tempo, alla chiusura dei lavori, applicato le dovute penali all’impresa esecutrice. Quindi nessun ladro e nessuna inefficienza, solo un plauso a chi ogni giorno, tecnici e Dirigenti, di fatto confermati da questa stessa amministrazione, si impegnano con dedizione e sacrificio in questo ambito complicato dei Lavori Pubblici».
Infine viene nuovamente chiamato in causa Colelli: «Se volesse fare una cosa giusta, leale e corretta, prima di parlare si dovrebbe informare presso gli uffici competenti. Colelli e il suo gruppo sostengono di aver “lavorato con impegno per arrivare a un’apertura definitiva”. Peccato che la realtà dica il contrario. Ma ormai è chiaro a tutti: questa è un’amministrazione che vive di parole, che gioca a rimpiattino e ha fatto dello scarica barile il pilastro del proprio agire politico e amministrativo».
Non solo il teatro
Il Coordinamento cittadino di Forza Italia ha poi allargato il discorso alla gestione generale della città, accusando l’attuale amministrazione di immobilismo. «Dov’è la concretezza tanto sbandierata? Quando questa amministrazione sarà in grado di rispondere alle critiche con i fatti e non con slogan e accuse, fomentando sterili polemiche? Mentre si inseguono questi teatrini, la Città affronta emergenze senza precedenti. L’acqua, per esempio. Per la prima volta, in pieno inverno, i cittadini sono rimasti a secco. Il sindaco ammette che la poca acqua rimasta non è potabile, ma anziché adottare provvedimenti concreti, si limita a invocare uno stato di emergenza che non ha i presupposti per essere concesso. E intanto per le perdite idriche, sotto gli occhi di tutti, si impiegano mesi per essere riparate».
Tra le criticità elencate da Forza Italia anche il «verde pubblico abbandonato, il degrado della Villa Comunale e dei parchi archeologici, i problemi del trasporto urbano e il ritardo nei lavori pubblici. Il trasporto urbano è allo sbando, i lavori pubblici sono bloccati, e si corre a ricolmare le buche dopo l’ordine del giorno presentato da tutta l’opposizione».
Infine, Forza Italia ha ribadito il proprio ruolo di opposizione vigile: «Una cosa, però, sia chiara: il tentativo di Colelli e del PD di mettere il bavaglio all’opposizione non attecchisce. Noi non staremo in silenzio. È arrivato il momento di amministrare e non di fare opposizione a chi ha governato prima».