mercoledì,Febbraio 19 2025

Rombiolo, il Pd esprime soddisfazione per l’approvazione del Piano di riequilibrio ma critica la decisione di alienare «due immobili identitari»

Dalla sezione dem si contesta la decisione dell'amministrazione guidata da Caterina Contartese di aver fatto fronte ai debiti con la vendita di due edifici storici

Rombiolo, il Pd esprime soddisfazione per l’approvazione del Piano di riequilibrio ma critica la decisione di alienare «due immobili identitari»

«Il circolo territoriale del Partito democratico di Rombiolo esprime soddisfazione per l’approvazione del Piano di riequilibrio del Comune, sancita dalla sezione Calabria della Corte dei Conti, e plaude l’azione attuata in questo senso dall’amministrazione cittadina guidata dall’ex sindaco Domenico Petrolo, che invece di dichiarare il dissesto dell’Ente ha alacremente lavorato per attenuare i guasti pregressi di chi ne aveva dichiarato il pre-dissesto». Queste le parole con cui la locale sezione Dem accoglie la recente approvazione del fondamentale documento economico. Un evidente successo per l’attuale amministrazione cittadina di Rombiolo guidata da Caterina Contartese, che scongiura un sostanziale commissariamento del Comune. «L’obiettivo è stato centrato – prosegue il Pd cittadino – rimodulando più volte il piano di riequilibrio, alleggerendo il gravame dei debiti e sacrificando, nel quinquennio, le voci del bilancio corrente, riuscendo in questo modo ad ottenere l’approvazione da parte del Ministero degli Interni. Quello che però non abbiamo condiviso, e di cui siamo fermamente convinti – aggiunge -, è la decisione di fare fronte ai debiti con l’alienazione di due edifici (Palazzo Domenico Contartese, cioè il vecchio municipio, e palazzo Massara, casa di cura per anziani) che, oltre ad essere funzionali alle attività istituzionali, hanno un alto valore identitario per i cittadini di Rombiolo. I guasti prodotti dall’Amministrazione Navarra – conclude il Partito democratico – non devono essere sanati azzerando le conquiste, la storia, le battaglie di civiltà dei nostri Padri ed i servizi socio-culturali, ma pagati con una oculata gestione della spesa corrente e la cessione di altri beni non utilizzati».

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