giovedì,Gennaio 30 2025

Chiusura dell’ospedale di Vibo, il centrosinistra alza la testa: «Irresponsabile il silenzio di Occhiuto, porteremo in piazza i cittadini»

Dopo una presa di posizione blanda che aveva sollevato molte perplessità, l’area politica che sostiene l'Amministrazione Romeo cambia registro e punta al bersaglio grosso: «È finito il tempo dei tecnicismi e delle giustificazioni»

Chiusura dell’ospedale di Vibo, il centrosinistra alza la testa: «Irresponsabile il silenzio di Occhiuto, porteremo in piazza i cittadini»
La riunione del centrosinistra vibonese, a destra Occhiuto

Il centrosinistra vibonese alza la testa e mette a fuoco l’obiettivo in una battaglia, quella per la sanità vibonese, che finora aveva visto un approccio forse troppo morbido da parte di chi alla Regione sta all’opposizione. Dopo una presa di posizione dai toni blandi che aveva lasciato perplessi molti, l’area politica che sostiene il sindaco Enzo Romeo cambia registro e punta al bersaglio grosso: il governatore Roberto Occhiuto.

«Da quasi un lustro – si legge nella premessa della nota diffusa – i consiglieri regionali di area progressista Raffaele Mammoliti e Antonio Lo Schiavo e il deputato nazionale Riccardo Tucci, hanno mosso senza sosta vigorosissime critiche alla gestione della sanità vibonese, mortificata nelle funzioni, nell’organizzazione e nella qualità dei servizi essenziali. L’ultima delle espressioni del disastro nel quale è stata condotta la sanità vibonese è rappresentata dalla imminente chiusura del principale presidio ospedaliero del territorio, l’ospedale Jazzolino che viene interessato da lavori di adeguamento sismico giunti con grave ritardo».

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Ed è proprio l’imminente smantellamento di tre reparti dello Jazzolino (Chirurgia, Ortopedia e Oculistica), per consentire l’esecuzione di lavori di adeguamento antisismico per 25 milioni di euro, ad aver infiammato il dibattito in città, con i vibonesi increduli e angosciati da quella che, nei fatti, rappresenta la chiusura del principale ospedale della provincia.
«Ben vengano gli investimenti purché realmente necessari – continua la nota -. Ma aggiungere disastro a disastro non è più tollerabile per Vibo e per tutta la provincia. Si realizzi da parte del Commissario alla sanità Roberto Occhiuto e della triade commissariale di Vibo un puntualissimo cronoprogramma dei lavori e si proceda alla loro realizzazione attraverso una progettazione modulare che, step by step, mantenga la funzionalità dei reparti evitando la chiusura di interi reparti. Fondamentale è, per tutto il centrosinistra e progressista vibonese, che nulla venga sottratto, nemmeno temporaneamente, alle necessità sanitarie del territorio».

Poi l’affondo sul governatore: «Fondamentale è che il Commissario Occhiuto si assuma senza più scuse la responsabilità di fornire certezze sulla realizzazione del nuovo ospedale in corso di costruzione sul quale, in realtà, di certezze se ne vedono molto poche. Fondamentale è fornire risposte e uscire da questa coltre di silenzio che aleggia dalle parti della Cittadella regionale e di riflesso dalle parti di Via Dante Alighieri nella sede dell’Asp di Vibo: queste mancate risposte e questo silenzio “assordante” non sono più tollerabili».

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E ancora: «La responsabilità del disastro della sanità regionale e vibonese in particolare, ricade interamente su chi la governa, in assenza, peraltro, di contraddittorio con le forze istituzionali, anche dell’opposizione, che in questi anni si sono battute per contribuire ad un miglioramento che ad oggi è ben lontano».
Insomma, il centrosinistra vibonese ritrova la bussola politica e, almeno nell’ultimo comunicato stampa, promette battaglia, anche e soprattutto attraverso una «mobilitazione generale della cittadinanza, coinvolgendo i sindacati, le associazioni, le forze politiche, civiche e sociali di tutto il territorio». «È finito il tempo dei tecnicismi e delle giustificazioni così come dei silenzi irresponsabili», conclude la nota. Ecco, appunto, basta silenzi. Ben detto.

A firmarla sono per il Pd Enzo Insardà, Gernando Marasco Carmelo Apa e Francesco Colelli, per il M5s Luisa Santoro, Michele Furci, Daniele Chiarello e Silvio Pisani, per Europa Verde – Verdi Gianpiero Menniti e Raffaella Cosentino, per Progetto Vibo Antonella Pupo e Maria Trapani, per il Movimento Liberamente Progressisti Michele Mirabello e Sergio Barbuto.

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