Conferenza dei sindaci, Romeo al presidente del Comitato ristretto: «Ipocrita l’appello di Giordano»
Il primo cittadino di Vibo controreplica alle dichiarazioni del suo collega che aveva evocato un impegno unitario dell’Assemblea: «Parole strumentali, hanno pensato soltanto al tornaconto politico»
«Leggo sulla stampa dell’appello all’unità del sindaco di Mileto, nella sua qualità di presidente del Comitato ristretto della Conferenza dei sindaci. Un appello che mi duole dover definire ipocrita e strumentale, poiché giunge al termine di un percorso nel quale l’unità è stata volutamente accantonata in nome di un’azione di forza a tutto vantaggio di uno schieramento politico». Non accenna a placarsi lo scontro politico dopo l’elezione dei membri del comitato ristretto che guida la Conferenza dei sindaci. È ora nuovamente il primo cittadino di Vibo Valentia, Enzo Romeo, a prendere la parola, affidando a una nota stampa le sue considerazioni critiche su quanto accaduto e rivolgendosi al neo presidente del comitato ristretto, Salvatore Fortunato Giordano.
«Dispiace constatare come il collega di Mileto oggi dimentichi, o faccia finta di dimenticare – scrive Romeo -, che io stesso, ed a più riprese, ho chiesto collaborazione e convergenza in nome di una battaglia comune a difesa della sanità nel nostro territorio. Oggi il collega Giordano sostiene addirittura che il sottoscritto non abbia mai avanzato proposte in tal senso, quando anche dai verbali delle assemblee precedenti si evince come io abbia invitato, a più riprese, tutti i sindaci della provincia a volersi togliere la maglietta di partito portando avanti un ragionamento che vada verso la risoluzione dei problemi. Ed anzi abbia invitato ad allargare il confronto a tutte le rappresentanze regionali, sia di maggioranza che di opposizione, segno di una volontà inclusiva chiara e non connotata da questioni partitiche. Appello, il mio, volutamente ignorato, ed al quale si è risposto con un atto di forza. Non posso che prenderne atto, ma non accetto, oggi, appelli strumentali e provocatori. Le condizioni si creano alla base, non si adattano alle proprie esigenze».
Romeo, dunque, stigmatizza nuovamente la composizione politica del comitato ristretto, composto da 4 sindaci considerati appartenenti all’area di centrodestra, e dallo stesso primo cittadino di centrosinistra del Comune capoluogo di provincia, che in virtù di ciò entra di diritto nell’organismo.
«Tutta questa situazione – conclude Romeo -, ovviamente non scalfirà minimamente quello che sento come un diritto ed un dovere: battermi per affermare i diritti della mia città e di tutta la provincia ad avere una sanità degna di un paese civile, senza sconti verso nessuno, in particolare nei confronti di chi, allo stato attuale, amministra la sanità, e quindi il commissario ad acta che è anche il presidente della Regione Calabria».