Assemblea dei Sindaci, il Comitato ristretto sulle dichiarazioni di Romeo: «Non c’è stato scontro. Parole fuorvianti, non corrispondono a verità»
Gli altri 4 primi cittadini componenti del gruppo in un comunicato congiunto: «Ha voluto ridurre la questione a semplice lotta politica. Confidiamo che ritorni sui suoi passi»
«In relazione al comunicato stampa diffuso dal sindaco di Vibo Valentia, Enzo Romeo, sulla riunione del Comitato ristretto dei sindaci, preme sottolineare che oggi non c’è stato alcuno scontro, almeno nelle nostre intenzioni e volontà, che sarebbe stato determinato da una netta contrapposizione dei componenti del Comitato con il sindaco di Vibo Valentia, così come tra l’altro documentabile con il verbale redatto nell’occasione». È quanto si legge in una nota a firma del presidente Salvatore Fortunato Giordano (sindaco di Mileto), del vicepresidente Sergio Pititto (sindaco di Pizzo), di Pino Marasco (sindaco di Nicotera), di Enzo Massa (sindaco di Vazzano).
«In questa sede nessuna proposta che sia partita dallo stesso primo cittadino, che sia stata respinta dal Comitato ristretto». I sindaci affermano che il messaggio che trapela dal comunicato stampa di Enzo Romeo sia «fuorviante» e «non corrisponde a verità».
«Non è vero che “i colleghi eletti, tutti rappresentanti di un’unica parte politica, non hanno ritenuto di dover condividere un percorso unitario volto alla definizione di una strategia comune che abbia come unico obiettivo la tutela degli interessi del territorio vibonese in ambito sanitario”, proprio perché nessuna proposta e condivisione è stata dallo stesso chiesta e nessuna definizione di strategia è trapelata dal suo monologo iniziale, abbandonando subito la seduta prima ancora che il Comitato si potesse esprimere e procedere a entrare nel merito dei punti previsti all’Odg – continuano i sindaci del Comitato -. Egli, per amore di correttezza e verità, appena arrivato, si è abbandonato ad uno “sfogo”, in maniera oltremodo prevenuta, esprimendo le sue perplessità in ordine all’elezione del Comitato ristretto, riducendola a una questione politica di parte, lasciando basiti i presenti, con un comportamento poco rispettoso del Comitato ristretto, che rappresenta i cinquanta sindaci del vibonese».
Giordano, Pititto, Massa e marasco sostengono che Romeo «ha fatto tutto da solo e ha concluso che non avrebbe preso parte alla riunione e quindi ha lasciato la stanza, senza dare la possibilità al Comitato ristretto né di iniziare la riunione, né di capire e controbattere».
«Tra l’atro il suo riferimento all’Assemblea dei Sindaci, che secondo lui avrebbe “ignorato le esigenze manifestate dalla città di Vibo Valentia di avere in seno al comitato ristretto una ulteriore rappresentanza oltre a quella del sindaco del capoluogo” appare anch’esso fuor di luogo, atteso che l’Assemblea ha proceduto democraticamente all’elezione dei quattro componenti, con un suffragio a vantaggio dei quattro eletti, senza che neanche in quella sede fosse stata avanzata alcuna soluzione unanime da parte del sindaco Romeo, che ha preferito quindi lasciare che l’assemblea si esprimesse liberamente, come ha fatto e senza che nell’occasione fosse trapelata alcuna contestazione sul metodo da tutti accettato», prosegue il direttivo del Comitato.
I sindaci affermano che il sindaco Romeo ha voluto ridurre la questione «a semplice lotta politica e proprio quando il Comitato, dopo un periodo di blocco delle attività, era stato convocato per la prima volta e le problematiche da affrontare erano e sono di una tale gravità, che ognuno dovrebbe mettere da parte certe beghe vere o presunte politiche, per avere davvero di mira una “condivisione di obiettivi” tanto agognata, ma purtroppo solo a parole».
«Il Comitato proprio per ciò – ha informato -, che in assenza del sindaco Romeo, coadiuvato dal dr. Mimmo Gullà e dal dr. Domenico La Tessa, non essendoci più tempo da perdere, ha quindi inteso andare avanti, eleggendo al suo interno il presidente e il vicepresidente, dotando la Conferenza dei Sindaci degli organi democraticamente eletti. Successivamente il Comitato ha chiesto alla terna Commissariale un primo incontro preliminare, al fine di dibattere tutte le emergenze evidenziatesi in questa fase, tra cui esemplificativamente: lo spostamento della sala operatoria dell’Ospedale di Vibo Valentia e lavori Pnrr, la questione precari, farmacia e medicina territoriale, le Case di Comunità, la proroga dei contratti degli specialisti, la questione degli ospedali di montagna, le contrattazioni private e quant’altro utile a iniziare un percorso fondato sulla focalizzazione dei problemi, per aprire un dibattito all’interno della Conferenza dei Sindaci, che sia produttivo si spera di proposte e non di contrapposizioni».
Il Comitato ristretto conclude con un invito, con la speranza che «il sindaco Romeo ritorni sui suoi passi e partecipi a tutti gli incontri, non facendo venir meno la presenza e l’apporto alla proposta dei sindaci in materia sanitaria, della Città di Vibo Valentia, che come noto per diritto non può che essere rappresentata dal primo cittadino».