sabato,Gennaio 18 2025

Serra, il sindaco reagisce alle critiche ed evoca il “burattinaio”: «Solo figurine di un ex parlamentare». Immediata la controreplica

Botta e risposta tra Alfredo Barillari, il gruppo consiliare di opposizione e il movimento politico di Pisani e Potrino. Al centro della polemica il depotenziamento dell’ospedale

Serra, il sindaco reagisce alle critiche ed evoca il “burattinaio”: «Solo figurine di un ex parlamentare». Immediata la controreplica

«È deplorevole come l’ospedale venga ancora utilizzato come argomento (non essendovene altri!) per fare politica e opposizione contro l’Amministrazione». Non si è fatta attendere la reazione del sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, alla nuova offensiva polemica della minoranza consiliare e del movimento Serra al Centro, che gli riproverano scarsa reattività in merito al continuo depotenziamento dell’ospedale di Serra San Bruno.

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«Deplorevole ancor di più – continua Barillari – quando a strumentalizzare questi temi siano coloro che, nascosti dietro coppie alterne di immaginette, veramente hanno visto chiudere reparti e servizi stando ai vertici delle Istituzioni senza fare una piega e muovere un dito e chi all’epoca ne era il diretto “apprendista”. Oggi è il giorno del risveglio degli ex. Ex parlamentari, ex sindaci e consiglieri regionali, ex assessori comunali. Perché invece di fare politica di bassa lega (spesso tentando di strumentalizzare la buona fede di cittadini e soggetti civici che realmente hanno a cuore la battaglia per la Sanità) non spiegano ai cittadini dov’erano quando reparti e servizi chiudevano? Dove sono le iniziative che hanno assunto? Le manifestazioni che hanno organizzato? I risultati che hanno portato? Il tentativo oggi di addossare colpe pregresse all’attuale sindaco e all’amministrazione è semplicemente ridicolo e vergognoso».

Un’inveterata che sembra puntare il dito verso l’ex deputato serrese Bruno Censore, a lungo ai vertici della politica vibonese, anche se Barillari non fa alcun nome. «Questo sindaco e questa amministrazione – continua – hanno l’unica colpa di parlare di cose concrete (e non fare falsi allarmismi: l’ospedale non chiuderà e non verrà depontenziato) e di lavorare percorrendo i canali istituzionali, come è giusto che sia, per ottenere i risultati possibili senza predicare utopie. Ed oggi dobbiamo agire e pretendere ciò che ci spetta, a partire dall’attuazione dell’ultimo Dca».

La controreplica di Serra al Centro

A stretto giro è arrivata anche la controreplica da parte del movimento Serra al Centro, per una diatriba che, come spesso avviene in questi, casi sembra destinata ad avvitarsi su se stessa a colpi di comunicati stampa.

«Ci dispiace che Sua Maestà il Sindaco si sia innervosito – scrivo in una nota Cosimina Pisani e Antonio Potrino -, ma ci fa piacere che finalmente abbia preso coscienza della gravità della situazione. Non era nostra intenzione irritarlo, ma la verità, si sa, fa male e brucia. Quando gli abbiamo chiesto, attraverso un articolo pubblico che chiunque può leggere, di mettersi a capo di un movimento, riconoscendo il suo ruolo di sindaco e l’importanza del nostro paese, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, solo indifferenza. E dov’era il Sindaco quando abbiamo raccolto le firme per la revisione della rete ospedaliera? A fare l’adulatore di Mangialavori e Comito, senza ottenere nulla in cambio per il paese. Forse non sa, vista la sua giovane età, che anche agli alleati, quando i diritti di un intero comprensorio vengono calpestati, bisogna far capire la situazione con fermezza. E dov’era quando abbiamo denunciato la chiusura della lungodegenza?».

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Insomma, toni sempre più aspri per una nota stampa che dopo aver rimproverato al sindaco anche le foto che popolano le sue pagine social, di non aver fatto abbastanza si chiude con un monito e una promessa: «Se qualcuno continua a nascondere i propri fallimenti dietro il passato, non fa altro che evitare di affrontare la realtà. Quanto agli ex amministratori che hanno ricoperto ruoli importanti, non è necessario cercarli lontano: basta guardare in casa propria. Quanto alle iniziative, non abbiamo bisogno di inviti. È da ormai quattro anni che ci battiamo per l’ospedale e la difesa dei suoi servizi. E se ci sarà qualche manifestazione di protesta, noi ci saremo, con la nostra autonomia e credendo fermamente che, di fronte ai problemi, non ci debbano essere colori politici o storie personali a dividerci».

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