sabato,Gennaio 18 2025

Opposizione e movimento Serra al centro contro il sindaco Barillari sulla gestione dell’Ospedale San Bruno: «Si è svegliato per le elezioni»

La minoranza punta il dito contro le azioni legali «tardive» dell'Ente e il gruppo sostiene che «è troppo tardi per recuperare la fiducia dei cittadini»

Opposizione e movimento Serra al centro contro il sindaco Barillari sulla gestione dell’Ospedale San Bruno: «Si è svegliato per le elezioni»

Dopo le richieste all’Asp del sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, di rispettare i Decreti emessi dal commissario ad acta per la Sanità, che avrebbero dovuto incrementare posti letto e personale sanitario per la struttura ospedaliera, l’opposizione insorge compatta contro la presa di posizione del primo cittadino a difesa del presidio. I consiglieri di minoranza Antonio Procopio, Luigi Tassone, Biagio Figliucci e Vito Regio attraverso un comunicato stampa attaccano il primo cittadino, Alfredo Barillari, ritenendolo «responsabile delle nuove privazioni che ha subito la struttura sanitaria». Per i tre dell’opposizione, il sindaco «dopo tre anni e mezzo di torpore, di complicità, quasi di connivenza con l’Asp di Vibo, il sindaco forse si è accorto dello smantellamento dell’ospedale e oggi si desta e grida l’allarme. Tre anni e mezzo di rassicurazioni, di selfie e foto in tutte le salse, che adesso Barillari vorrebbe far dimenticare ai cittadini che, invece, hanno ben compreso i rischi per la propria salute».

«Dunque – sostengono gli esponenti della minoranza – colui che fu l’incendiario e poi si trasformò in pompiere fa finta di tornare alle origini e si straccia le vesti. Peccato che ormai tutti si siano fatti un’idea sul suo modo di agire e sulla sua credibilità. È evidente infatti che le azioni legali annunciate nelle ultime ore andavano messe in campo quando è stato proposto il ricorso al Tar contro i vari Dca o ancora quanto è stato deciso, con il suo beneplacito, il posizionamento della Casa della comunità nell’ospedale. Invece allora il sindaco dormiva e restava silente, accondiscendente, mentre tutta la popolazione era in subbuglio. Noi – concludono – rimarremo coerenti con la nostra posizione e continueremo a condurre una battaglia serrata nell’interesse esclusivo della nostra comunità».

Anche il movimento “Serra al centro” ammonisce il sindaco

Alle critiche della minoranza, che ha bollato come «tardive» le decisioni del primo cittadino, fanno eco quelle del movimento “Serra al centro” che interviene con un comunicato stampa. «Quando si affrontano questioni delicate e complesse come quelle relative alla Sanità – hanno fatto sapere dal movimento -, quando c’è di mezzo la salute dei cittadini, quando c’è in gioco il futuro di un territorio e di una comunità non ci può essere spazio per guerre fra poveri. Ci deve essere, però, il tempo per ripristinare la verità e per farsi carico, ognuno secondo i rispettivi ruoli, delle proprie responsabilità. Non abbiamo creduto alle facili promesse di quanti si sono alternati ai vertici dell’Asp di Vibo Valentia – hanno affermato gli esponenti del movimento -, né ci è piaciuto lo strabismo politico-amministrativo del presidente e commissario alla Sanità, Roberto Occhiuto, e abbiamo condotto una battaglia seria e continua con l’obiettivo di tutelare i diritti della nostra gente. Ma di fronte ai nostri inviti ad aprire gli occhi, a coinvolgere la popolazione ed a riunire amministratori ed associazioni, abbiano dovuto registrare il disinteresse del sindaco di Serra San Bruno, forse abbindolato da altri contesti ed innamorato di altri salotti».

Secondo il movimento, che attacca apertamente la controparte, «il ruolo di chi fa politica è quello di stare in mezzo ai propri cittadini, non quello di andare a trattare in altre stanze tradendo la fiducia di chi chiede servizi essenziali. Dove sono i reparti di Riabilitazione e Lungodegenza – si domandano i rappresentanti del gruppo -, dove sono infermieri ed oss, dov’è il Pronto soccorso all’avanguardia, dove sono le ambulanze con il necessario equipaggiamento, dove sono i posti aggiuntivi di Medicina? C’è stato solo un assordante silenzio di un sindaco che ha perso credibilità perché ha abbandonato il suo popolo, un sindaco di cui si ricordano solo sopralluoghi in compagnia di chi premeditava la chiusura del “San Bruno“, solo foto sui social network, solo parole ridondanti, ma nessun risultato concreto. Un sindaco che rendendosi conto che ormai “il re è nudo” vorrebbe ora appropriarsi delle lotte degli altri e vestire i panni del novello capopopolo, forse perché il conto alla rovescia per le elezioni è già partito».

Ad avviso dei componenti del movimento Bruno Iovine e Gregorio De Varia però, «adesso è troppo tardi, perché la gente ha capito le intenzioni e i disegni. I serresi non dimenticano le false rassicurazioni, le note per tranquillizzare, mentre l’ospedale, pezzo dopo pezzo, veniva smantellato. È inutile – concludono – cercare di arrampicarsi sugli specchi. Bisogna piuttosto agire concretamente e con solerzia, richiamando Occhiuto, a cui l’amministrazione comunale ha offerto un caldo sostegno, affinché smetta di privilegiare altri territori a danno delle Serre e restituisca all’entroterra vibonese un ospedale degno di questo nome».

Leggi anche ⬇️

Articoli correlati

top