Vibo, il punto di vista di Carmen Corrado (Fi) sulle nuove piazze: «Lavori eseguiti bene e in tempo, critiche da una minoranza chiassosa»
Il consigliere comunale d'opposizione ed ex assessore della giunta Limardo interviene sul restyling degli emicicli Martiri d’Ungheria e Luigi Razza: «Il bitume e il cemento sono stati sostituiti da pietre di pregio e i parcheggi trasformati in isola pedonale»
«Cosa sta succedendo nella città di Vibo Valentia? Possibile che qualunque cosa venga fatta debba essere sempre criticata e non accettata? Non c’è pace a Vibo Valentia. È giusto esprimere il proprio giudizio: è una libertà innegabile del cittadino, ma è mai possibile che qualunque lavoro sia effettuato nella nostra comunità debba sempre e soltanto ricevere contestazioni e non gradimento?» Sono le domande che si pone il consigliere comunale, nonché ex assessore della giunta Limardo, Carmen Corrado (Fi).
«In tutto il territorio comunale, esistono delle bellissime opere architettoniche che noi stessi cittadini tendiamo a non valorizzare ed a sottovalutare: sono quelle due piazze rigenerate, che oggi, sono argomento principale di discussione, ai bar, ai ristoranti, nelle passeggiate, sui social – prosegue il consigliere comunale. Noto con dispiacere quanta rabbia ed astio si percepisce nei commenti sui social e mi domando se siffatti atteggiamenti poi, servano davvero a migliorare la situazione della nostra città».
Corrado si dice soddisfatta dei risultati ottenuti in Piazza Martiri d’Ungheria e in Piazza Luigi Razza dove i lavori hanno rispettato le tempistiche, infatti sostiene che «sulla base dei dati caricati sul Regis il comune di Vibo Valentia è tra i primi 10 comuni in regola con tutti gli adempimenti avviando tutti i finanziamenti». E continua affermando che «il bitume e il cemento sono stati sostituiti da pietre di pregio e i parcheggi trasformati in isola pedonale», proprio come «avviene in tutte le città italiane» ma ciò «viene criticato da una minoranza chiassosa».
Il consigliere comunale parla di una Piazza Razza «catalizza dal manifestazioni culturali e di svago, organizzate anche dalla nuova giunta e dal Sindaco Romeo, anche in virtù della auspicata frequentazione dei giovani», ma concentra particolare attenzione all’altra realtà – Piazza Martiri d’Ungheria -, «restituita quasi totalmente alla città».
«La sua rigenerazione è stata realizzata a seguito di un progetto non di Pnrr – prosegue Corrado -, ma grazie all’impegno sempre costante dell’onorevole Giuseppe Mangialavori, che è riuscito a far pervenire alla città di Vibo diversi fondi (con la Legge di Bilancio 2021, sono state stanziate importanti risorse da destinare alla rigenerazione e riqualificazione delle aree urbane quali elementi strategici per la città, oltre a tutti gli APQ in tutti i comuni del Vibonese e così sono state approntati lavori per strade, marciapiedi, cimitero Piscopio, Piscina, completamento del sottopasso) che stanno dando un volto nuovo alla città. È stata l’Amministrazione Limardo, a decidere di avviare una procedura nuova, di concerto l’Ordine degli Architetti di Vibo Valentia, avvalendosi della piattaforma informatica Awn».
Poi ci tiene a ricordare che grazie a questo progetto «la città di Vibo Valentia, è stata scelta a partecipare alla manifestazione nazionale “Città in scena- Festival diffuso della rigenerazione urbana” che si è svolto a Salerno in data 27 ottobre 2023, per illustrare i progetti che in alcune realtà del Meridione stanno segnando una svolta nel modo di ripensare gli spazi urbani. Nella seconda e ultima tappa che si è tenuta poi a Roma, la città di Vibo Valentia il 17 dicembre 2023, è stata nuovamente scelta per parlare di rigenerazione urbana, proprio grazie al progetto di Piazza Martiri d’Ungheria»
Poi conclude: «Desidero dare su questi argomenti solo un mio contributo morale e comportamentale da semplice cittadina, professionista e docente, pur nel rispetto delle nostre personali convinzioni cerchiamo di lasciar fare ad ognuno il proprio lavoro, consigliamo senza criticare con bonomia non astio perché l’obiettivo è comune a tutti, senza divisioni politiche e/o culturali ed è quello di vivere con benessere e serenità questa nostra città, alla cui crescita tutti possiamo contribuire con la forza dei pensieri positivi e l’onestà intellettuale del nostro fare».