Pizzo, lungomare e non solo: ecco i cantieri pronti a partire – Video
L’amministrazione presenta ai cittadini gli interventi già appaltati per un ammontare complessivo di 5,2 milioni di euro
Opere pubbliche, risanamento e messa in sicurezza. Tre direttrici fondamentali seguite dall’amministrazione comunale di Pizzo, che ieri sera ha voluto illustrare alla cittadinanza, nel corso di un partecipato incontro alla Tonnara, tutti i progetti di imminente realizzazione. Si tratta – come ha spiegato il sindaco Gianluca Callipo – «di progetti già finanziati e appaltati, tanto che a dicembre conosceremo le ditte che se li sono aggiudicati e da febbraio potranno partire i lavori. E sono diversi, per un ammontare complessivo di 5,2 milioni totalmente finanziati dal ministero dell’Interno. Nello specifico – ha rimarcato Callipo – 3 milioni e 350mila euro sono destinati al lungomare tra la Marina e la Seggiola, un terrapieno realizzato negli anni ’60 e mai valorizzato, in pratica il tratto di costa più bello del nostro territorio. Altri interventi riguardano la messa in sicurezza del costone su via delle Grazie, con il collegamento pedonale tra il parcheggio Borello e piazza della Repubblica, senza dimenticare la riqualificazione del lungomare Savelli. Tutte queste – ha voluto evidenziare Callipo – non sono promesse o impegni ma interventi già in fase esecutiva».
Un occhio di riguardo è stato dato non soltanto alle opere più appetibili, per così dire, sul piano politico e che riscuotono consenso nell’opinione pubblica, come può esserlo la creazione di un lungomare. Ma anche nell’ottica di una salvaguardia dell’ambiente e del territorio, con interventi mirati. «In questo periodo, dove il mutamento climatico ci espone a degli eventi atmosferici estremi – ha aggiunto il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici, Maria Pascale -, si rende necessario tutelare il nostro territorio dal dissesto idrogeologico; dato che abbiamo costoni a rischio smottamento ed eventi franosi, abbiamo lavorato incessantemente per reperire fondi e utilizzarli proprio per la messa in sicurezza. Così facendo andiamo a salvaguardare e valorizzare il nostro enorme patrimonio territoriale».