Asp di Vibo, Talerico (Fi) contro il commissario Piscitelli: «Sta facendo rimpiangere Battistini». E chiede l’accesso agli atti
Il consigliere regionale di Catanzaro considerato molto vicino al presidente Occhiuto interviene sulla questione mettendo in fila tutte le criticità: «Situazione disastrosa e inaccettabile»
Cresce la pressione della politica sull’Asp di Vibo, senza differenze tra destra e sinistra. A mettere sotto accusa la gestione commissariale dell’Azieda sanitaria provinciale è ora il consigliere regionale Antonello Talerico, considerato molto vicino al presidente Roberto Occhiuto. L’esponente catanzarese di Forza Italia, definisce il quadro della sanità vibonese «desolante e inaccettabile», annunciando una richiesta di accesso agli atti per «segnalare alle autorità competenti eventuali manchevolezze procedurali che hanno determinato l’attuale situazione disastrosa».
In una nota, Talerico sottolinea che «la gestione della commissione straordinaria dell’Asp di Vibo Valentia continua a sollevare polemiche e indignazione». «Una situazione che, anziché riportare ordine e migliorare i servizi, sembra aver aggravato le difficoltà storiche, lasciando i cittadini in balia di inefficienze e scelte discutibili. Dalla mancata assistenza per i soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico, alla cattiva gestione della distribuzione dei farmaci, fino al rischio di licenziamento per Oss e infermieri».
L’esponente della maggioranza in Consiglio regionale punta il dito contro l’ex prefetto Piscitelli che guida la triade commissariale: «Le perplessità nei confronti del suo operato sono sempre più aspre. Il suo operato è giudicato insufficiente anche rispetto alla sua presenza in Città, e cresce il malcontento per una gestione che appare distante dai bisogni reali della popolazione. Molti rimpiangono il periodo in cui il commissario Battistini era alla guida dell’Asp di Vibo; una figura che, seppur con limiti della situazione, aveva dimostrato maggiore attenzione e pragmatismo nell’affrontare le emergenze del territorio».
E poi snocciola tutte le principali criticità che lo hanno spinto a prendere posizione: «Una delle criticità più gravi – afferma nella sua nota – è la precarietà degli interventi a favore dei soggetti affetti da disturbi dello spettro autistico. Famiglie che rischiano di essere lasciate sole, senza il supporto di servizi essenziali che dovrebbero essere garantiti come un diritto fondamentale».
Scontato, poi, il riferimento al mancato rinnovo dei contratti a infermieri e oss, questione che ha fatto da detonatore alle ultime polemiche: «La Commissione straordinaria rispetto alle progettualità e risoluzioni che erano state sollecitate dalla Regione Calabria qualche mese fa non ha prodotto alcun risultato concreto rispetto ai grandi temi. Difatti, grave è la situazione presso l’Asp di Vibo a seguito del mancato rinnovo dei contratti di lavoro del personale sanitario precario. Occorre procedere subito al rinnovo contrattuale per infermieri e oss precari e alla stabilizzazione di coloro che hanno conseguito i requisiti richiesti ex lege».
Nel mirino finisce anche il servizio di Farmacia territoriale, «servizio fondamentale che si rivela inefficace e disorganizzato»: «È inaccettabile che molti malati debbano stare in piedi per ore per poi sentirsi dire che il farmaco non può essere ritirato o peggio ancora senza neanche riuscire a parlare con un operatore».