«Questo è un licenziamento»: Mammoliti e Lo Schiavo strappano il velo sul mancato rinnovo per 23 infermieri e oss all’Asp di Vibo
I consiglieri regionali di minoranza puntano il dito contro «un approccio burocratico» alla questione sanità: «Ciò che sta accadendo è inaccettabile»
«Questo è un vero e proprio licenziamento». I consiglieri regionali Raffaele Mammoliti (Partito democratico) e Antonio Lo Schiavo (Gruppo misto – Liberamente progressisti) spazzano il campo dai distinguo formali e definiscono così il mancato rinnovo del contratto da parte dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo a 23 infermieri e oss che hanno “mandati a casa” il 31 dicembre scorso. Ad altri 17 operatori in scadenza, invece, il contratto è stato rinnovato per soli due mesi.
«È davvero inaccettabile quello che si sta consumando all’Asp di Vibo. Forse solo a queste latitudini esistono ancora lavoratori precari (che durante il Covid erano considerati “eroi”) che pur avendo maturato i requisiti per il passaggio a tempo indeterminato, addirittura vengono licenziati, perché di un autentico e ingiustificato licenziamento a nostro avviso si tratta».
«Questa discrasia – sostengono i due esponenti dell’opposizione a Palazzo Campanella – va immediatamente sanata, e andrebbero rispettati i Dca emanati dal Commissario straordinario alla sanità in merito alla rete ospedaliera, territoriale ed alle reti di prossimità con le previste aperture degli Ospedali di comunità, Case di comunità e Cot. Solo attraverso tale approccio si potrà garantire la prospettiva lavorativa di tutti i precari e l’affermazione dei previsti Livelli essenziali di assistenza. Non si può continuare a traccheggiare con un approccio burocratico e riferito alla situazione sanitaria attuale. Occorre da subito superare un’impostazione inappropriata elaborando un apposito piano del fabbisogno del personale prospettico, aprendo i reparti previsti e garantendo i posti letto per l’intero territorio provinciale. È necessario un forte sussulto da parte di tutti gli attori competenti per scongiurare una deriva inarrestabile. Per tale ragione chiederemo un incontro al Commissario straordinario alla sanità, nonché presidente della Regione, Roberto Occhiuto, al fine di affrontare opportunamente tale situazione che se non adeguatamente corretta rischia di assestare un altro duro colpo all’inesorabile smantellamento dell’attuale sistema sanitario pubblico vibonese. Sosterremo in tutte le sedi competenti e deputate – concludono Mammoliti e Lo Schiavo – i lavoratori coinvolti e il diritto alla salute dei cittadini».