giovedì,Dicembre 19 2024

Depositi petroliferi a Vibo Marina, Lo Schiavo e Mammoliti: «Verso un tavolo istituzionale con la Regione per parlare di delocalizzazione»

I due consiglieri regionali ne hanno ottenuto la convocazione e in seguito alle rassicurazioni del presidente della Commissione Bilancio hanno deciso di ritirare gli emendamenti con cui chiedevano risorse per interventi di risanamento ambientale e non solo

Depositi petroliferi a Vibo Marina, Lo Schiavo e Mammoliti: «Verso un tavolo istituzionale con la Regione per parlare di delocalizzazione»
Depositi costieri a Vibo Marina e, nei riquadri, Lo Schiavo e Mammoliti

La convocazione di un tavolo istituzionale che coinvolga tutti gli attori in campo per affrontare la questione dei depositi costieri di carburante di Vibo Marina e definire il finanziamento per uno studio di fattibilità per la loro eventuale delocalizzazione nonché per la progettazione delle opere necessarie alla bonifica delle relative aree di sedime: è quanto ottenuto ieri nel corso dell’ultima seduta della Seconda commissione Bilancio dai consiglieri regionali vibonesi Antonio Lo Schiavo (Misto) e Raffaele Mammoliti (Partito democratico) sulla base delle garanzie fornite dal dirigente generale del Dipartimento economia e finanze della Regione Calabria, dal presidente della stessa Commissione e dal competente assessore regionale. Di delocalizzazione dei depositi petroliferi di Vibo Marina si è tornato a parlare dopo il sequestro della Meridionale Petroli, cui la Procura contesta lo scarico abusivo di acque industriali nelle fogne e l’inquinamento dell’aria.

Ora, la convocazione di un tavolo: decisione adottata alla luce di due emendamenti (poi ritirati) alla Legge di stabilità regionale 2025 (che domani sarà all’esame del Consiglio regionale), presentati proprio dai due consiglieri regionali d’opposizione. Il primo, a firma Lo Schiavo, era finalizzato proprio “all’erogazione di un contributo in quota fissa, dell’importo di 150.000 euro, da erogarsi al Comune di Vibo Valentia per avviare e sostenere un’eventuale opera di delocalizzazione dei depositi costieri di carburante siti in Vibo Valentia Marina, attraverso uno studio per l’individuazione di aree alternative ed un’analisi approfondita degli indispensabili interventi di bonifica ambientale e risistemazione dei siti attualmente occupati”; il secondo, a firma Mammoliti, prevedeva, per l’esercizio finanziario 2025, “la concessione al Comune di Vibo Valentia di un contributo una tantum di 2 milioni di euro per interventi di risanamento ambientale a parziale ristoro dei disagi arrecati alla città dalla presenza di importanti depositi costieri nel porto e dal conseguente traffico di mezzi pesanti”.

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Alla luce dell’apertura dimostrata dal presidente di Commissione Antonio Montuoro e dal dirigente generale Filippo De Cello che, riconosciuta «l’importanza della tematica», hanno suggerito di «affrontarla con il Dipartimento competente per trovare una soluzione consona» e individuare allo scopo le necessarie risorse, i consiglieri Lo Schiavo e Mammoliti hanno ritirato gli emendamenti proposti.

«Coinvolgeremo da subito il Comune di Vibo Valentia in questa procedura – assicurano i due consiglieri regionali – al fine di richiedere al più presto l’indizione di un tavolo istituzionale con la Regione e con l’Autorità portuale, in modo che si avvii questo necessario e fondamentale percorso di studio e di definizione del futuro dei depositi costieri e quindi dell’area portuale di Vibo Marina. È un’opportunità che, a nostro avviso, la città non può permettersi di perdere e che dopo anni di ipotesi, chimere e parole al vento, può realmente dare concretezza a quell’opera di trasformazione e riqualificazione del porto di Vibo Marina che, senza snaturare la sua vocazione multisettoriale, può e deve indirizzarsi verso un più marcato orientamento turistico-ricettivo e, soprattutto – concludono Lo Schiavo e Mammoliti -, scongiurare i rischi ambientali e di sicurezza inevitabilmente legati alla presenza dei siti in questione».

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