giovedì,Dicembre 12 2024

Il caso Tropea approda al congresso nazionale dei Radicali: approvata mozione per cambiare la legge sullo scioglimento dei Comuni

È stata presentata dall'assessore di Jonadi Valentina Fusca e ha avuto il via libera a larghissima maggioranza. Si è impegnata così la dirigenza del partito a proporre una riforma che preveda tra le altre cose l'introduzione del contraddittorio

Il caso Tropea approda al congresso nazionale dei Radicali: approvata mozione per cambiare la legge sullo scioglimento dei Comuni
Fusca al congresso dei Radicali, a destra il municipio di Tropea

Lo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Tropea, avvenuto lo scorso aprile, approda al XXIII congresso nazionale dei Radicali italiani. L’assemblea, tenutasi a Torino nei giorni scorsi, ha approvato a larghissima maggioranza e senza alcun emendamento una mozione particolare, predisposta da Valentina Fusca, assessore del Comune di Jonadi. Con la mozione la dirigenza nazionale di Radicali italiani viene impegnata a proporre una riforma della norma sullo scioglimento degli enti locali che includa i seguenti punti.

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Innanzitutto l’introduzione di garanzie procedurali che assicurino il diritto al contraddittorio e alla difesa per le amministrazioni locali interessate; poi l’obbligo di motivazioni trasparenti, dettagliate e basate su evidenze concrete, escludendo l’uso di elementi superati da sentenze di assoluzione o archiviazione; infine la previsione di un controllo giurisdizionale effettivo e tempestivo sugli atti di scioglimento.

«L’assenza di garanzie procedurali – si legge nella mozione –, come dimostrano casi emblematici come quello di Tropea, rischia di trasformare lo scioglimento dei comuni in un atto sommario, spesso basato su criteri vaghi come il “condizionamento più probabile che non probabile”. La gestione commissariale successiva agli scioglimenti – si denuncia nella mozione sul caso Tropea – si traduce spesso in immobilismo amministrativo, aggravando la marginalizzazione delle comunità locali e lasciando terreno fertile alla criminalità organizzata. E la lotta alla criminalità organizzata deve basarsi su interventi strutturali, investimenti e politiche di sviluppo e non su misure straordinarie che minano il tessuto democratico».

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«Lo Stato di diritto – è scritto ancora nella mozione Tropea – si fonda sul rispetto delle garanzie procedurali e sull’equilibrio tra i poteri dello Stato. La legge sullo scioglimento dei comuni per infiltrazioni mafiose è stata introdotta con l’intento di preservare le istituzioni democratiche dalla contaminazione della criminalità organizzata, ma si è trasformata in molti casi in uno strumento che compromette i diritti fondamentali e la rappresentanza democratica. La mancanza di contraddittorio, di diritto alla difesa e l’utilizzo di elementi superati da sentenze di assoluzione o archiviazione nei procedimenti di scioglimento rappresentano una grave violazione dei principi costituzionali. Ed è per questi motivi che Radicali Italiani, storicamente impegnato come partito nella difesa delle garanzie costituzionali, ritengono di dover intervenire su questo tema per promuovere una riforma della normativa sullo scioglimento dei comuni. Il principio di giustizia e garantismo deve guidare ogni azione politica, soprattutto su temi complessi e controversi – conclude la mozione Tropea destinata ad aprire ormai ufficialmente il dibattito politico nazionale sulla questione – come quello del contrasto alle infiltrazioni mafiose».

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