Strade pericolose e incidenti in aumento nel vibonese, Artusa (Lega): «Provincia avvii ricognizione di tutta la rete e agisca in sinergia con i sindaci»
L'ex consigliere provinciale chiede «sia fatta una volta per tutte una programmazione sugli 800 chilometri di strade
L’ex consigliere provinciale e membro del direttivo provinciale della Lega, Francesco Artusa, in un comunicato stampa esprime la sua preoccupazione per l’aumento degli incidenti stradali nella provincia di Vibo Valentia. «Un triste primato di questi giorni – ha affermato – l’aumento vertiginoso degli incidenti in provincia. Tutte le testate giornalistiche hanno riportato le notizie e serpeggia un mal contento dimostrato anche da alcuni sindaci del vibonese che si trovano con delle strade piene di pericoli. Come ex consigliere provinciale e come esponente di un partito politico di centrodestra, chiedo che una volta per tutte sia fatta una programmazione seria e sollecito l’amministrazione provinciale ad una ricognizione di tutti gli 800 chilometri di strade provinciali montane, costiere e centrali».
«Non si può più tergiversare perché, come abbiamo visto dai dati, c’è una pericolosità costante nel percorrere strade piene di insidie, di buche e senza segnaletiche verticali e orizzontali. Anzi, a ogni sfalcio sterpi lungo queste strade, sembra che la segnaletica sia la prima cosa da abbattere. Per non parlare poi – ha aggiunto – del problema che rappresentano i cinghiali, ormai incontrollati e in sovrannumero nel nostro territorio. Sono consapevole delle difficoltà dell’ente, anch’io ci ho fatto parte, ma bisogna fare di più, da parte di tutti: la politica deve chiedere i fondi, gli uffici devono amministrarli e spenderli meglio e soprattutto controllare i lavori e la qualità dei materiali usati».
«Il mio appello – ha poi concluso Artusa – è rivolto al presidente della provincia affinché faccia rete con gli amministratori, aiutandosi l’un l’altro per il bene e la sicurezza della collettività. Da parte nostra, solleciteremo il nazionale affinché ci sia un occhio di riguardo per il nostro territorio. Con la speranza che si acceleri presto con la riforma delle Province affinché si ritorni ad essere più efficienti e con più poteri».