domenica,Dicembre 22 2024

Acqua sporca nei comuni della costa, i Cinquestelle interrogano il Governo

I parlamentari pentastellati Nesci e Parentela sollecitano l’avvio di una campagna straordinaria di analisi e di monitoraggio della rete idrica

Acqua sporca nei comuni della costa, i Cinquestelle interrogano il Governo

La situazione è ormai insostenibile. Dai rubinetti di Ricadi, Joppolo e Tropea continua a sgorgare acqua “sporca”. Ciò mette a rischio la salute dei cittadini. Pertanto, i deputati del Movimento Cinque Paolo Parentela e Dalila Nesci hanno presentato una nuova interrogazione, rivolta ai ministri della Salute, dell’Ambiente e dell’Interno al fine di favorire un intervento d’imperio del Governo perché Sorical e Regione Calabria non hanno ancora fornito risposte efficaci.

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Ai ministri, i deputati 5 stelle hanno chiesto «se non ritengano di dover attivare con urgenza tutte le procedure necessarie a tutela della salute pubblica rimuovendo definitivamente le cause che hanno determinato» la situazione esposta, «al fine di ristabilire una condizione stabile di salubrità delle acque».

Ancora, i parlamentari Cinquestelle hanno chiesto ai ministri interrogati «se sia stata avviata una campagna straordinaria di analisi delle acque e di monitoraggio della rete idrica a partire dalla fonte di adduzione ai serbatoi nel Comune di Ricadi e negli altri comuni oggetto di lamentele e quali risultati abbia prodotto».

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Hanno, infine, chiesto ai ministri «se non ritengano che si debba provvedere alla compilazione di una relazione sulla qualità e salubrità delle acque alla fonte di captazione per ogni singolo pozzo utilizzato e prima che le stesse siano oggetto d’intervento dei filtri di recente installazione. Durante le recenti festività avevamo detto – dichiarano Nesci e Parentela – che saremmo intervenuti e lo abbiamo fatto. Purtroppo la Regione Calabria è latitante sul punto specifico, a partire dai vertici politici. Troppe incrostazioni, troppe contraddizioni, troppi interessi in materia di acqua, insieme a larga o finta indifferenza istituzionale. I cittadini hanno però compreso. Ora il governo centrale non potrà tirarsi indietro».

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