Provincia di Vibo, la maggior parte dei consiglieri abbandona l’aula e l’approvazione del bilancio salta
Solo in 4 non hanno abbandonato l'assise. Chiesto al presidente L'Andolina un «confronto politico atto a rasserenare gli animi tra le parti». Nuova seduta convolata per il 5 novembre
“L’adozione del bilancio di previsione 2024/2026” era all’ordine del giorno dell’ultimo Consiglio della Provincia di Vibo Valentia, convocato dal presidente Corrado Antonio L’Andolina. L’approvazione è però saltata dopo che la maggior parte dei consiglieri ha abbandonato l’aula. Dapprima, riporta una nota diffusa dalla Provincia, hanno chiesto di rinviare la trattazione e approvazione del bilancio – attraverso l’intervento del capogruppo di “Centro Destra per Vibo”, Vincenzo Pagnotta – «per approfondire adeguatamente la documentazione annessa». Poi, ascoltate le considerazioni del presidente L’Andolina, che ha richiamato il Consiglio «ad un alto senso istituzionale» e ha evidenziato, tra l’altro, «anche le responsabilità di natura giuridica», la maggior parte dei consiglieri hanno abbandonando l’aula consiliare.
Ad abbandonare l’assise sono stati i consiglieri: Cosimo Nicola Papa, Alessandro Lacquaniti e Giampiero Calafati (eletti in Consiglio nella compagine “Vibo al Centro Unica e legata nella concretezza”); Nicola Lasorba e Antonino Schinella (eletti con la lista “Democratici e Progressisti per la Provincia di Vibo Valentia”); Vincenzo Lentini (eletto in Consiglio con la coalizione “Azione con Calenda e Progressisti per la Provincia di Vibo Valentia”).
A rimanere invece in aula con il presidente L’Andolina tutto il gruppo “Centro Destra per Vibo”, composto da Carmine Franzè, Serena Lo Schiavo e Vincenzo Pagnotta, nonché il consigliere, Carmine Mangiardi, componente (assieme a Lentini) della coalizione “Azione con Calenda e Progressisti per la Provincia di Vibo Valentia”.
Riporta ancora la nota diffusa dalla Provincia: «Al di là degli intendimenti politici e delle strategie di condotta adottate in Consiglio, tutti i consiglieri – sia pure con toni e sfumature comunicative differenti – hanno chiesto, nel corso del dibattito in aula, il rinvio dell’assise al fine “di un confronto politico proficuo con il presidente, atto a rasserenare gli animi tra le parti e ad approvare, quindi, un bilancio fiorente nell’interesse dell’ente e della realtà territoriale provinciale”». Intanto il presidente L’Andolina ha convocato – con apposita pubblicazione sull’albo pretorio dell’Ente – il Consiglio per il prossimo 5 novembre.
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