venerdì,Ottobre 25 2024

«Occhiuto sta facendo schiantare la Calabria»: Tassone (Pd) critica il presidente della Regione sui 72 contratti saltati all’Asp di Vibo

L'ex consigliere regionale mostra tutto il suo sdegno sulla mancata attuazione del Piano di assunzioni negli ospedali calabresi e punta il dito contro i vertici della Cittadella e di Palazzo Chigi

«Occhiuto sta facendo schiantare la Calabria»: Tassone (Pd) critica il presidente della Regione sui 72 contratti saltati all’Asp di Vibo

Anche il dirigente regionale Pd e già consigliere regionale della Calabria, Luigi Tassone, entra a gamba tesa sulla vicenda dei 72 lavoratori all’Asp di Vibo (tra infermieri, Oss ed altre figure professionali) che, a partire dal 31 ottobre e fino alla fine del 2024, perderanno il loro impiego. «A dispetto della poco credibile campagna di comunicazione del presidente Occhiuto – ha fatto sapere in una nota Tassone -, la Calabria vive una situazione di grave criticità nel settore sanitario e le prospettive sembrano sempre più preoccupanti anche perché il governo nazionale, passata la fase elettorale, ha dimenticato questo territorio e questa comunità». Un intervento nel quale il consigliere regionale mostra tutto il suo sdegno a seguito della notizia della mancata concretizzazione del Piano di assunzioni negli ospedali calabresi e punta l’indice contro i vertici della Cittadella e di palazzo Chigi.

«L’assunzione saltata di medici, infermieri, Oss e personale amministrativo – ha evidenziato Tassone – dà l’idea della mancata percezione della realtà di un centrodestra concentrato sulle proprie dinamiche interne, ma sempre più in affanno nel rapporto con i cittadini. In particolare, non è pensabile che negli ospedali del Vibonese, dove i carichi di lavoro sono insostenibili e dove la richiesta di prestazioni sanitarie rimane ampiamente insoddisfatta, si possa fare a meno di figure professionali irrinunciabili, di coloro i quali fino a qualche anno addietro erano chiamati eroi e che oggi, nei fatti, vengono considerati come non essenziali visto che vengono mantenuti nel limbo dell’incertezza. Come se a loro si potesse rinunciare a cuor leggero, come se non si capisse che senza di loro l’intero sistema crollerà».

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Tassone non accetta che «gli eroi del Covid siano trattati come esuberi» e che «dopo averlo formato, si abbandoni il personale che, con tutta evidenza, sarà costretto a fornire i propri servizi altrove» e invita la Regione «ad invertire rapidamente la rotta per non far schiantare irrimediabilmente la Calabria». Per il consigliere regionale, «questi professionisti, così come tutti i calabresi meritano di avere un futuro, di non dover quotidianamente combattere con dubbi su un domani che, allo stato, è tutt’altro che roseo».

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