lunedì,Ottobre 14 2024

Politica, + Europa costituisce a Vibo il primo gruppo in Calabria e punta su un nuovo approccio: «Basta parlare di colpe, ci vogliono soluzioni»

La presidente Caterina Forelli: «Sanità pubblica, contrasto all’emigrazione giovanile e diritti sono le nostre priorità». In prima linea il sindaco di Jonadi Fabio Signoretta: «Confronto con chiunque sia contro i feudi di potere»

Politica, + Europa costituisce a Vibo il primo gruppo in Calabria e punta su un nuovo approccio: «Basta parlare di colpe, ci vogliono soluzioni»
La prima assemblea per presentare il gruppo +Europa d Vibo

Un gruppo che vuole crescere sempre di più ma, innanzitutto, avviare la partenza di quello che sarà. Questi gli obiettivi del gruppo +Europa di Vibo Valentia che, nella mattinata di oggi ha tenuto la prima assemblea, all’interno della biblioteca comunale (via Jan Palach) per parlare di ambizioni e obiettivi. A fare i saluti istituzionali, innanzitutto, è stato il presidente della Provincia Corrado L’Andolina mentre, nel corso dell’assemblea, sono intervenuti il presidente di +Europa Vibo Caterina Forelli, il portavoce di +Europa Vibo Gregorio Sposaro, il tesoriere di +Europa Vibo Maria Angela Calzone e Fabio Signoretta, sindaco di Jonadi. Presente anche l’ex parlamentare Dalila Nesci.

Le ambizioni della Forelli e di Signoretta

Il pubblico presente

Ad aprire il dibattito è stata la presidente Forelli: «Siamo il primo gruppo di +Europa in Calabria. Ci è voluto un po’ di tempo per unire persone che condividessero la nostra stessa politica ma posso dire che siamo felicissimi perché questo è l’inizio di un percorso necessario alla Calabria, troppe volte etichettata come terra di nessuno. Da anni siamo definiti come la “questione meridionale” ma ora vogliamo essere la Calabria dei diritti che vengono garantiti e speriamo che da oggi questo nostro percorso porti tante adesioni, a cominciare dai temi essenziali come quello della sanità, dell’ecologia e dell’ambiente e soprattutto dell’emigrazione giovanile, perché la Calabria sta diventando una terra di anziani e le scelte di oggi non devono pesare su quelle dei giovani». E ancora: «Qualcuno dice che l’Europa è stata dannosa per l’Italia, ma forse lo è stata per altri. Troppo comodo per i sovranisti parlare di patria, ma non è l’Europa che vogliamo noi». La Forelli parla poi di obiettivi e ambizioni: «Innanzitutto sembrava una missione impossibile che +Europa potesse mettere piede anche in Calabria e le aspettative sono quelle di portare questa terra in Europa, senza etichettarla come una questione meridionale. Vogliamo che venga riconosciuta come tutte le altre regioni, senza cittadini sudditi bensì liberi».
Nel corso dell’assemblea, come detto, è intervenuto anche il sindaco di Jonadi Fabio Signoretta: «Partiamo da Vibo Valentia per costruire una Calabria che possa essere libera da feudi e dai sistemi di potere attuali. Noi oggi lanciamo un messaggio chiaro e siamo disponibili al confronto con tutti i partiti politici che risponderanno al nostro appello che toccherà temi principali come il diritto alla salute, il contrasto all’emigrazione giovanile e a livello ambientale».

Gli interventi di Sposaro e Calzone

Gli interventi durante l’assemblea

A intervenire anche il tesoriere Maria Angela Calzone e il portavoce Gregorio Sposaro. Ecco innanzitutto le dichiarazioni della Calzone: «Saremo vicini alle famiglie che combattono con la povertà, alle persone a rischio di esclusione sociale, ma lotteremo anche per il diritto dei cittadini per un adeguato reddito minimo. In un tale contesto di inclusività si giunge al concetto di federalismo europeo che si afferma con una posizione politica che mira a una federazione di tutti o parte degli stati europei. L’obiettivo è far nascere quelli che spesso vengono chiamati gli Stati uniti d’Europa, attraverso la creazione di un’autorità federale che metta fine alle politiche nazionali e particolaristiche, dando vita a un corpo amministrativo a cui tutti gli stati membri dovrebbero stare allo stesso modo». E ancora: «L’Unione europea, di cui l’Italia fa parte, è senz’altro esempio del tutto originale perché rappresenta una forma ibrida tra una confederazione e una federazione. pensare a un modello di Stati uniti d’Europa significa creare le condizioni affinché gli Stati Europei mettano da parte le loro rivalità e combattano per la creazione di un’entità di tipo federale, capace di garantire uno sviluppo economico e la pace sul territorio europeo».

Sulla stessa lunghezza d’onda Gregorio Sposaro: «Siamo un gruppo di persone tutte unite dalla stessa volontà di essere protagonisti di un cambiamento che da tempo ormai il nostro territorio richiede. Un gruppo propositivo e dinamico e che non vuole cede all’arrendevolezza di chi sostiene che non esistono soluzioni possibili alle criticità che ogni giorno purtroppo viviamo. Oggi ci soffermeremo su tre problemi essenziali che attanagliano la Calabria ovvero il diritto alla sanità, l’emigrazione giovanile e la questione ambientale. Sono tematiche che da sempre risuonano nei comizi e in ogni campagna elettorale e noi, da oggi, vogliamo cambiare l’approccio politico a livello locale smettendo di inseguire le colpe. Vogliamo approcciarci a questi problemi con una visione diversa, innovativa e moderna. Inaccettabile che, alle porte del 2025, in una società che si affaccia all’intelligenza artificiale, a Vibo siamo ancora a discutere su come garantire il diritto alla sanità pubblica a tutti e che le nostre arterie stradali possano essere libere da quell’orrendo scempio di rifiuti».

Le conclusioni di Magi

A chiudere il dibattito è stato l’onorevole Riccardo Magi, segretario Nazionale di +Europa: «Oggi è una giornata importante perché inauguriamo il gruppo di +Europa di Vibo, ma è anche il primo perché prossimamente ci sarà la presentazione di altri gruppi che riguarderanno Catanzaro e Cosenza. Bisogna crescere soprattutto grazie all’adesione di giovani, grazie anche a contributo di Fabio Signoretta. Per applicare tutto ciò è necessario del tempo. Solo attraverso le direttive europee riusciremo a dare al nostro territorio e all’Italia un futuro migliore». Sull’autonomia differenziata: «Noi ci siamo opposti a questa riforma che consideriamo scellerata e sconsiderata e che non potrà dare nessun beneficio ai cittadini italiani».

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