lunedì,Dicembre 23 2024

Lo Schiavo rilancia la fusione dei Comuni: «Unire gli sforzi per uscire dall’isolamento»

A parere dell'esponente Pd, il progetto dovrebbe avere come capofila il Comune di Vibo Valentia prendendo ad esempio l’esperienza di Lamezia Terme, oggi divenuta terza città della Calabria

Lo Schiavo rilancia la fusione dei Comuni: «Unire gli sforzi per uscire dall’isolamento»

Era il 4 gennaio del 1968 quando i comuni di Nicastro, Sambiase e Santa Eufemia Lamezia, precorrendo le più recenti forme di “Unione dei Comuni”, diedero vita ad un unico Comune denominato Lamezia Terme, ponendo così le basi per la formazione di quella che oggi è divenuta la terza città della Calabria.

A quella scommessa, raccolta e vinta, fa riferimento, nel 49esimo anniversario dalla fondazione della città della Piana, il consigliere comunale e già candidato a sindaco di Vibo Valentia, Antonio Lo Schiavo, rilanciando una proposta che a suo avviso avrebbe ricadute positive sul territorio vibonese.

Negli stessi anni in cui nasceva Lamezia Terme, evidenzia non casualmente Lo Schiavo, Vibo Valentia «era una città importante per cultura, scuole e industria. Nello stesso lasso di tempo è invece regredita nel contesto regionale. Quello che è mancato (salvo rare eccezioni) e manca tutt’oggi alla politica vibonese – argomenta ancora – è stato proprio questo: la capacità di guardare al futuro, di fare scelte strategiche di ampio respiro, la capacità di unirsi a tutela dei propri interessi».

Quindi il richiamo: «Personalmente ritengo che, come avvenuto per Lamezia, la fusione o l’unione tra Comuni, con la creazione di un’ampia area politica e amministrativa, potrebbe essere anche per il Vibonese un’occasione per uscire dall’isolamento politico ed economico in cui siamo relegati, e competere con più forza nel contesto regionale».

Inutile aggiungere che a rivestire un ruolo di primo piano, dovrebbe essere, per Lo Schiavo, proprio «la città capoluogo che potrebbe essere capofila in questo percorso, ma anche qui – evidenzia in conclusione – serve la capacità di innalzare la qualità della discussione e di fare squadra, mentre purtroppo la nostra caratteristica è quella di dividerci, sempre e comunque».

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