giovedì,Ottobre 10 2024

Barillari nel Consiglio direttivo di Arrical, il sindaco replica al movimento Serra al centro: «È il Comune a essere stato nominato, io lo rappresento»

Per il primo cittadino è «fondamentale convogliare l'acqua dell'Alaco per sopperire alle emergenze dei Comuni costieri e investire sul recupero delle fonti di approvvigionamento per l'area montana»

Barillari nel Consiglio direttivo di Arrical, il sindaco replica al movimento Serra al centro: «È il Comune a essere stato nominato, io lo rappresento»
Il sindaco Barillari

Il sindaco di Serra San Bruno, Alfredo Barillari, replica a “muso duro” al movimento Serra al centro dopo le accuse di «incarnare ciò che un tempo contestava», mosse dal gruppo a seguito della nomina dello stesso primo cittadino nel Consiglio direttivo dell’ArriCal. «Sappiamo che qualcuno pur di fare capolino ogni tanto sulla scena politica è disposto a qualsiasi tipo di strumentalizzazione ed è perciò – sottolinea il sindaco di Serra San Bruno in una nota -, solo per chiarezza nei confronti dei serresi, che vogliamo rimarcare ancora una volta, ove mai ce ne fosse bisogno, le enormi differenze fra noi, che ponderiamo ogni scelta per dare il meglio alla nostra comunità, e chi oggi cerca di ripulirsi l’immagine e la coscienza per le scelte scellerate fatte a suo tempo o insiste nel fare un’opposizione da copia mal riuscita».

L’adesione ad ArriCal, Autorità istituita dalla Regione Calabria per la gestione dei rifiuti e delle Risorse idriche, «non è stata – sottolinea Barillari – una scelta dell’amministrazione, come quella scellerata fatta a suo tempo di dismettere le nostre fonti. È stata un obbligo di legge che, in difetto di ottemperanza, sarebbe stato portato avanti da un commissario ad acta a spese della collettività, così come accaduto in tanti Comuni; la Sorical, che finora era stata incentrata sugli interessi privati di Veolia, è oggi una società pubblica e deve rispondere pertanto alle logiche dell’interesse collettivo. L’elezione nel Consiglio direttivo di ArriCal, di durata quinquennale, non riguarda la persona del sindaco – ha precisato Barillari -, ma il Comune di Serra San Bruno al quale viene data, col voto degli altri Comuni della stessa fascia, la centralità che si è finalmente riconquistato».

La cittadina, in merito a scelte di vitale importanza come quelle sull’acqua e sui rifiuti, «deciderà alla pari dei capoluoghi di provincia calabresi, dei Comuni più popolosi e degli altri 32 Comuni scelti fra i circa 400 della regione». Poter far parte del Consiglio direttivo per Barillari «significa anche poter svolgere dall’interno le nostre battaglie, portando avanti quella che è un’idea che abbiamo già sottoposto al commissario ArriCal: convogliare l’acqua dell’Alaco per sopperire alle carenze dei Comuni costieri e investire sul recupero di nostre fonti per aumentare le risorse idriche disponibili per il territorio montano. I fondi europei destinati alle risorse idriche, infatti – ha aggiunto ancora il sindaco -, hanno previsto bandi ai quali i singoli Comuni non potevano accedere e più volte la Commissione europea ha posto sotto infrazione diversi settori che riguardano l’idrico della nostra regione».

Il Consiglio direttivo in cui Serra siederà, che avrà un indirizzo politico sulle scelte inerenti ad acqua e rifiuti, «rappresenta la gestione pubblica di finanziamenti e interventi fino a poco tempo fa in mano al privato. Agli interventi che questa amministrazione ha già attuato – ripristino di vecchie sorgenti e potenziamento dei serbatoi comunali, riqualificazione e potenziamento del depuratore comunale, installazione in corso del depuratore di Ninfo -, ci sarà quindi un impegno su scala regionale per difendere gli interessi del territorio». Stesso discorso per quanto riguarda il settore dei rifiuti, «i cui risultati di questa amministrazione non hanno pari negli anni precedenti. Vedi campagne di sensibilizzazione nelle scuole, raccolta differenziata al 65% e taglio della tassa sui rifiuti. Insomma, l’elezione di Serra in ArriCal – ha poi concluso Barillari – è un risultato che apre nuove possibilità al nostro impegno per il territorio che qualcuno vorrebbe strumentalizzare con una puntuale disinformazione, ma che merita di essere valutato dai cittadini abituati ormai ai nostri tanti fatti e invece stanchi delle tante parole di qualcun altro».

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