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Verde pubblico, gli ex assessori Bruni e Russo bacchettano Miceli: «Se ora può programmare e spendere è merito del nostro lavoro»

I due esponenti della giunta Limardo che hanno detenuto le deleghe oggi affidate al nuovo componente dell’esecutivo Romeo replicano all’annuncio dell’appalto da 190mila euro per la gestione di parchi e giardini

Verde pubblico, gli ex assessori Bruni e Russo bacchettano Miceli: «Se ora può programmare e spendere è merito del nostro lavoro»
A sinistra in basso Bruni, in alto Russo. A destra Miceli

Se a Vibo l’opposizione continua, sia in Consiglio comunale che fuori, a essere decisamente morbida con l’Amministrazione in carica, ci pensano gli ex assessori a rintuzzare i componenti della giunta Romeo. In questo caso a scendere in campo con una puntigliosa nota, sono Vincenzo Bruni e Giovanni Russo, che hanno detenuto, rispettivamente, le deleghe all’Ambiente e al Verde pubblico durante l’amministrazione Limardo.

A far saltare la mosca al naso è stata la recente nota dell’attuale assessore in carica, Marco Miceli, che recentemente ha annunciato la pubblicazione del bando comunale da 187mila euro per la gestione ordinaria e straordinaria del verde pubblico e la custodia di parchi e ville.

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«Avendo ricoperto il ruolo di assessori con deleghe all’Ambiente e al Verde Pubblico dell’amministrazione Limardo – scrivono in una nota congiunta – ci sentiamo in dovere di intervenire a garanzia della nostra attività politica esercitata nell’ultimo esecutivo e a precisazione di quanto detto nel comunicato dal novello assessore Marco Miceli in merito al nuovo bando per la gestione del Verde pubblico».

E solo l’incipit che introduce a un analitico resoconto: «Nonostante siano passati più di tre mesi dall’insediamento ma siamo ancora in attesa di conoscere la programmazione di indirizzo politico del Settore Ambiente, ci ritroviamo con un assessore che annuncia innovazione e indirizzi, spacciati per novità, ma che in realtà, come ben sanno gli addetti ai lavori, ancora una volta vanno in perfetta continuità con quanto già ideato, programmato e attuato dall’esecutivo precedente e da noi per competenza. Attività che è diventata ormai prassi consolidata nelle procedure amministrative dell’Ente».

Poi, l’elenco delle singole obiezioni: «Nello specifico ricordiamo e sottolineiamo che l’Ente è stato dotato per la prima volta su indirizzo dei sottoscritti di un Censimento del Verde Pubblico dell’intero territorio comunale propedeutico alla stesura del Regolamento del Verde Pubblico e Privato; è in vigore il Regolamento Comunale per la gestione del Verde Pubblico e Privato, proposto dall’esecutivo Limardo al Consiglio con delibera n. 239 del 08/11/2022 ed approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale con delibera n. 86 del 10/10/2023; il Regolamento è ormai linea guida alla quale si deve uniformare in materia l’attività amministrativa dell’Ente; il Regolamento è stato redatto e offerto gratuitamente alla Città di Vibo dall’Ordine degli Agronomi, rappresentato dai Presidenti succedutisi Dottori Greco e Denami, con il quale abbiamo stipulato a tal fine un protocollo d’intesa, Delibera di Giunta n. 42 del 19/03/2021, del quale l’Assessore, nonostante pubblicizzato più volte in Commissione Ambiente nella passata consiliatura, non sembra sia a conoscenza; la figura dell’agronomo era già presente negli ultimi bandi e a totale carico delle ditte appaltatrici; stesso discorso vale per la piantumazione degli alberi prevista nei vari appalti sempre a carico della ditta appaltatrice; così fra il 2022 e il 2024 ne sono stati messi a dimora più di 200».

Poi, la precisazione a cui forse tengono di più: «L’importo a base di gara per quest’ultimo appalto è superiore rispetto a quanto disponibile nella nostra gestione grazie al risanamento del bilancio operato dall’amministrazione Limardo e quindi si evince di conseguenza quanto i fondi destinati nella nostra gestione fossero ancora di gran lunga inferiori alla media nazionale».

Come chiosa finale non poteva mancare una stoccata dal tenore politico che rappresenta il classico e fastidioso sassolino nella scarpa: «Ricordiamo a Miceli le interrogazioni da lui presentate da consigliere rispetto a situazioni di degrado che oggi appaiono assai più evidenti, nonostante una situazione contabile e amministrativa, a detta sua, più florida rispetto alla nostra gestione. Consigliamo al novello assessore maggiore attenzione alle attività già svolte e avviate precedentemente al suo insediamento dal suo assessorato e lo facciamo con spirito di collaborazione. D’altronde, ed è cronaca di qualche giorno fa, perfino la sua maggioranza appare già dubbiosa del suo operato».

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