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Dimissioni al Comune di Ionadi, l’ex sindaco Signoretta punta Prestia: «Voleva un “pennacchio” in più»

Il già primo cittadino, decaduto per effetto delle dimissioni di 7 consiglieri, offre la sua versione dei fatti: «la politica degli interessi spiccioli non fa per me». Al Comune insediata il commissario Maria Rosa Luzza

Dimissioni al Comune di Ionadi, l’ex sindaco Signoretta punta Prestia: «Voleva un “pennacchio” in più»

«Dopo aver letto lo sfogo dei 7 consiglieri dimissionari, ritengo doveroso spiegare ai cittadini di Ionadi le vere motivazioni che hanno portato al fallimento di questa amministrazione. Devo ammettere che oggi sono fortemente pentita di aver ritirato le dimissioni l’8 dicembre. Avevo fatto quella scelta principalmente per i tanti cittadini che mi avevano invitato a non mollare, i tanti cittadini che mi dicevano “possibile che non riuscite a trovare un punto di incontro?”, e per alcuni componenti della Giunta che avevano una forte volontà di continuare perché avevano messo tanto impegno, nonostante abbiamo lavorato con tanta fatica incontrando molti ostacoli».

Arriva dopo pochi giorni dalle dimissioni di tre consiglieri della sua maggioranza e di quattro di minoranza, la presa di posizione ufficiale dell’ex sindaco di Ionadi, Caterina Signoretta, che offre la sua versione dei fatti rispetto alla scelta operata dai componenti del consiglio comunale che ha aperto le porte al commissariamento dell’ente.

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L’ex primo cittadino parte dal precisare di aver «come invitata da tanti, cercato un colloquio con i sostenitori di questa lista, i quali mi avevano invitata a formulare un programma con un rimpasto della Giunta. Questo mio programma, che avrebbe dovuto essere una scelta libera, si è rilevato subito non accettata. Le pretese avanzate erano per me non condivise ed avrebbero portato alla rottura con le persone che in questi 18 mesi mi hanno sempre dato fiducia, per andare a favorire persone distanti e completamente assenti».

Quindi il rammarico di «sentir rimarcare dal presidente del consiglio (Gabriele Prestia, ndr) la mancanza di dialogo. Fa comodo giustificarsi così, molto semplice – asserisce la Signoretta -. La realtà è tutt’altro, il dialogo non l’hanno voluto al contrario della Giunta (composta dagli assessori Ruffa, Calzone, Criseo, Iorgi) e del consigliere Signoretta he mi sono sempre stati vicini; insieme abbiamo lottato per riuscire a garantire i servizi e portare avanti una “baracca” che si trascina grossi debiti, fatti e rinviati negli anni».

Poi, l’affondo frontale: «il presidente del consiglio Prestia dice, riferendosi a qualche assessore, “che preferisce mantenere il pennacchio”. Gli ricordo che questa legislatura è finita perché quel “pennacchio” era una sua pretesa, non si accontentava della nomina di assessore ai Lavori pubblici, Ambiente e Protezione civile, come gli avevo proposto, ma voleva un “pennacchio” in più».

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Da qui la considerazione di un’esperienza «che mi ha fatto capire quanto sia importante la scelta dei componenti di una lista, ribadisco che un’amministrazione, come ho sempre cercato di sostenere dal mio primo giorno da sindaco, deve essere formata da un solo gruppo unito e coeso senza fantasmi alle spalle o suggeritori. Bisogna cambiare questa politica spicciola aggrappata all’idea di protagonismo che mira a curare i propri interessi, sono orgogliosa di non appartenere a questo tipo di politica».

Infine i ringraziamenti «al Partito democratico che, nella persona del segretario provinciale Vincenzo Insardà, ha cercato di intervenire e di far ragionare gli esponenti che hanno sostenuto e portato alla vittoria questa amministrazione e tutte le persone che mi sono state vicine, mi hanno sostenuto ed incoraggiato ad andare avanti, in primis la Giunta ed il consigliere Signoretta, a seguire i dipendenti con cui ho avuto un ottimo rapporto di confronto e dialogo».

Qui gli auguri di «buon lavoro alla dottoressa Maria Rosa Luzza che guiderà il nostro Comune fino alle prossime elezioni amministrative e spero che il popolo sappia scegliere con oculatezza e saggezza chi dovrà guidarlo in futuro».

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