lunedì,Settembre 16 2024

Ats di Serra, continua il botta e risposta tra i sindaci. Condello e Loielo: «Stanchi di essere semplici ratificatori di Barillari»

I primi cittadini di San Nicola da Crissa e Nardodipace replicano al collega che guida il Comune capofila dell'Ambito territoriale: «Mortifica il ruolo dell'Assemblea»

Ats di Serra, continua il botta e risposta tra i sindaci. Condello e Loielo: «Stanchi di essere semplici ratificatori di Barillari»
Da sinistra: Condello, Loielo e Barillari

Continua il botta e risposta tra i sindaci dell’Ambito territoriale sociale di Serra San Bruno. Stavolta ad intervenire sono Giuseppe Condello di San Nicola da Crissa e Romano Loielo di Nardodipace, i quali rispondo alle parole con cui Alfredo Barillari – primo cittadino del Comune capofila dell’Ats di Serra – aveva replicato alla loro richiesta di una convocazione dell’assemblea dei sindaci. Scrivono Condello e Loielo: «Giudicare strumentale un’azione esclusivamente politica posta in essere da alcuni sindaci non solo nella loro qualità di componenti dell’assemblea d’Ambito, ma e soprattutto rappresentanti delle rispettive comunità, dimostra una scarsa considerazione nei riguardi del ruolo – oltre che della intelligenza e della loro dignità – svolto dai primi cittadini protagonisti della iniziativa volta a chiedere la urgente convocazione dell’Assemblea dei sindaci. Nel ricordare al presidente Barillari che l’iniziativa in questione non coinvolge solo i firmatari dell’istanza, bensì un nutrito gruppo di colleghi stanchi di vedersi relegati a semplici ratificatori delle iniziative partorite all’interno dell’ufficio di Piano da un ristretto gruppo, gli facciamo presente che continuare a trincerarsi dietro a regolamenti e procedure non contribuisce affatto a distogliere lo sguardo da quello che è il reale stato dei fatti: un caso esclusivamente politico che poteva essere evitato se il presidente avesse posseduto un minimo di buon senso, convocando immediatamente l’Assemblea dei sindaci dell’Ambito per sentire collegialmente, come richiesto, le contestazioni del segretario Fp Cgil di Area Vasta, Luciano Contartese».

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E ancora, proseguono i due sindaci: «Sottolineare,invece, le previsioni regolamentari in materia di richiesta di convocazione dell’Assemblea o le procedure riguardanti le relazioni sindacali lascia intendere che politicamente il presidente Barillari è completamente miope, oltre che irriguardoso nei riguardi di sindaci che da molto prima di lui hanno indossato la fascia tricolore e svolto attività politico-amministrativa in favore della collettività delle Serre. Il presidente Barillari in questi giorni, portando avanti ripetute iniziative tese ad escludere di fatto l’Assemblea dei Sindaci dalla discussione aperta dalla organizzazione sindacale – peraltro la più grande d’Italia -, insinua il sospetto di temere qualcosa, mentre francamente la nostra richiesta manifestava semplicemente la necessità di rimarcare e ristabilire il ruolo centrale della politica e la dignità dei sindaci componenti nella gestione dell’Ambito territoriale».

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Secondo Condello e Loielo, «convocare l’assemblea dei Sindaci per il 4 settembre portando all’ordine del giorno altri punti che nulla hanno a che vedere col caso politico scoppiato dimostra che il sindaco di Serra San Bruno non ha capito nulla sinora né di come si gestiscono i rapporti diplomatici con i colleghi, né di come deve essere opportunamente svolto il ruolo da egli attualmente ricoperto. Testimonianza chiara di ciò risulta l’ennesimo errore commesso nel convocare in audizione il segretario della Cgil Contartese non nel corso della riunione dell’assemblea dei Sindaci del 4 settembre, bensì per il giorno prima esclusivamente davanti a sé e al responsabile dell’Ufficio di Piano, escludendo ancora una volta l’Assemblea in un momento e in una occasione in cui risultava assolutamente doveroso ed opportuno coinvolgere tutti i massimi esponenti dell’organo. Siamo profondamente dispiaciuti non solo della incomprensibile reazione del sindaco Barillari, ma in particolar modo del suo ingiustificabile e intollerabile comportamento che lede irreparabilmente la dignità di 18 primi cittadini del territorio, immotivatamente esclusi da un dibattito politico che, invece, avrebbe potuto chiudere la questione senza rumori e, soprattutto, senza alimentare inutili malumori».

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