Sant’Onofrio, il Consiglio comunale sulla vicenda dell’impianto sportivo si farà ma lo scontro raggiunge nuove vette
Il presidente dell’Ads che gestisce il campo declina l’invito del sindaco a un confronto pubblico non istituzionale: «Meglio parlare nell’ufficiale consesso civico». E il primo cittadino reagisce duramente: «È una fuga»
Il Consiglio comunale aperto sulla spinosa vicenda dell’impianto sportivo di Sant’Onofrio si farà. La notizia è nelle ultime righe di un lungo comunicato stampa del sindaco Antonino Pezzo: «Corre l’obbligo di avvisare la cittadinanza che il Presidente del Consiglio sta lavorando per programmare la seduta di Consiglio Comunale aperto e mi auguro, questa volta, che il presidente della Asd Calcio non scappi di nuovo e abbia il coraggio di affrontare la verità dei fatti». Di certo Francesco Ciancio, presidente della squadra locale e dell’associazione sportiva che gestisce l’impianto, non ha nessuna intenzione di sottrarsi al confronto in Consiglio comunale, visto che da subito ha sostenuto la richiesta dei consiglieri di opposizione, ringraziandoli per averne sollecitato la convocazione. Richiesta che era rimasta fino ad ora senza un riscontro esplicito, arrivato infine con questa ultima nota stampa del sindaco.
L’affondo del sindaco Pezzo
Nel comunicato, però, prima di giungere a confermare la convocazione dell’assemblea, il primo cittadino accusa pesantemente il presidente dell’Asd di diffondere «accuse, offese personali e menzogne» e gli rimprovera di non aver accettato il suo invito a partecipare a «un confronto pubblico sulla ormai nota questione della revoca della concessione d’uso del campo sportivo Ten. Domenico Rizzo, tema che ha generato ampie discussioni e confusione sia sulla stampa locale che tra i cittadini». Confronto che il sindaco avrebbe voluto tenere il 7 settembre prossimo «alla presenza della cittadinanza e dei rappresentanti della stampa locale», ma senza i crismi di una seduta ufficiale del Consiglio comunale.
A stretto giro, ricevuta la pec con l’invito del sindaco, Ciancio ha declinato: «Ho già ricevuto un invito da alcuni consiglieri comunali a partecipare a un Consiglio comunale aperto durante il quale sarà discusso della gestione del campo sportivo e degli atti di revoca, pertanto mi sento in dovere di declinare l’invito al fine di rispettare gli impegni già assunti. Sono comunque certo che non avrà difficoltà a chiarire le scelte amministrative delle revoche nella sede istituzionale durante l’assemblea pubblica». Rifiuto stigmatizzato duramente da Pezzo, che, appunto, ha parlato di «fuga».
Il caso della presentazione della squadra in piazza
A scaldare gli animi già oltre il livello di guardia è stato il recente diniego da parte del Comune ad utilizzare la piazza per la presentazione ufficiale della squadra di calcio in vista della nuova stagione, incontro pubblico che l’Ads avrebbe voluto tenere ieri sera nel centro di Sant’Onofrio. Su questa ultima puntata della intrigata vicenda, Pezzo offre la sua ricostruzione: «Dire che non ho autorizzato l’uso della piazza è falso – scrive nella nota – e su questo fatto grave mi riservo di fare denuncia alle Autorità competenti. Con ordinanza sindacale n. 19 del 30 agosto 2024, la Asd Calcio veniva autorizzata a occupare Piazza Umberto I, per come richiesto, per lo svolgimento dell’iniziativa: “Presentazione della stagione sportiva 2024/2025 nel giorno 31 agosto 2024 dalle ore 18:00 alle ore 24:00”. La stessa ordinanza è stata trasmessa agli uffici della Questura e alla stazione dei Carabinieri di Sant’Onofrio. Al ricevimento della stessa, la Questura per il tramite del Comandante dei Carabinieri di Sant’Onofrio avvisavano il Sindaco ed il Presidente della Asd Calcio che la richiesta dell’autorizzazione non era stata accompagnata da un piano di sicurezza, documento necessario e da redigere da parte della società sportiva, per lo svolgimento in sicurezza dell’iniziativa. Successivamente, il Sindaco, dopo l’intervento della Questura, revocava l’Ordinanza stessa. Questi i fatti, questa la verità».
Nella sua nota, però, Pezzo non evidenzia che nella prima ordinanza, quella che autorizzava l’uso della piazza per la manifestazione sportiva, era stato inserito un passaggio che probabilmente ha cambiato la percezione delle forze dell’ordine sulla natura dell’iniziativa, innescando la necessità di un piano per la sicurezza e la successiva revoca del permesso: «Per motivi di ordine pubblico – si legge nell’atto – si vieta l’uso della Piazza per scopi politici, ovvero si vieta agli organizzatori di tenere comizi in pubblico. La mancata osservazione comporta la sospensione immediata da parte delle Forze dell’Ordine presenti sul territorio e interessati dalla presente ordinanza».
Scontro aperto
D’altronde, visto il clima e i continui scontri polemici sempre più infuocati che vedono da una parte la società sportiva spalleggiata dall’opposizione consiliare e dall’altra il sindaco intenzionato a revocare a tutti i costi la concessione per la gestione dell’impianto, nonostante un suo primo tentativo sia stato già bocciato dal Tar, è difficile pensare che la presentazione della squadra di calcio potesse rimanere nell’alveo di una manifestazione sportiva senza riverberi (e parole) dal sapore politico. Ma ora, l’annuncio della convocazione di un Consiglio comunale aperto ad hoc, che si annuncia esplosivo, dovrebbe tagliare la testa al toro.