Zaccanopoli dice No all’autonomia differenziata: successo per la raccolta firme pro referendum promossa dal Pd
L'incontro promosso dal sindaco Maria Budriesi ha chiamato a raccolta numerosi esponenti politici e del mondo sindacale, tra cui il segretario regionale del Partito democratico Nicola Irto e il consigliere regionale dem Raffaele Mammoliti
Una piazza Gemma gremita ha accolto l’appello del sindaco Maria Budriesi (Partito democratico), promovendo una forte presa di posizione contro la legge sull’Autonomia differenziata. L’iniziativa ha visto una partecipazione massiccia di cittadini, che si sono riuniti assistere al dibattito e firmare il referendum abrogativo. L’incontro pubblico, ha visto la partecipazione di numerosi esponenti politici e del mondo sindacale, tra cui il segretario regionale Pd Nicola Irto e il consigliere regionale Raffaele Mammoliti. I relatori hanno sottolineato come l’Autonomia differenziata «rischi di accentuare le disuguaglianze tra il Nord e il Sud del Paese, mettendo a repentaglio i servizi essenziali come la sanità, l’istruzione e il welfare».
Al dibattito contro la legge definita «spacca Italia», sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale di Vibo Valentia Antonio Iannello, il sindaco di Briatico Lidio Vallone, l’assessore del Comune di Parghelia Rosy Cutuli, la dottoressa Marianna Rodolico per il Circolo PD di Joppolo, la professoressa Fausta Mazzeo per il Circolo Pd di Zaccanopoli e l’avvocato Francesco Antonio Spanò per il Circolo Pd di Ricadi. Presenti anche Anna Coloca consigliere comunale di Vibo Valentia, Marwa El Afia componente della segreteria regionale Pd e numerosi altri dirigenti di Partito nonché esponenti del mondo sindacale.
«In particolare – ha fatto sapere il sindaco Budriesi in una nota ufficiale -, sono stati approfonditi e spiegati i gravi effetti negativi che la legge sull’Autonomia differenziata delle Regioni produrrà in tutti i settori più importanti del vivere sociale», evidenziando anche come questa legge «vada contro i principi solidaristici e di uguaglianza sostanziale che stanno a fondamento della nostra Costituzione». E’ emersa, anche, in modo chiaro, la volontà del Partito Democratico di «mettere in campo un impegno forte e costante affinché il referendum abrogativo della legge sull’Autonomia differenziata superi il quorum del 50% più uno degli elettori aventi diritto».