Sant’Onofrio, Tre Spighe: «Bocciato dal Tar ora il sindaco mette in atto rappresaglie contro le altre associazioni»
Gli esponenti dell'ex gruppo consiliare tornano sulla sentenza che ha visto capitolare l’amministrazione sulla gestione del campo sportivo: «Serve la mobilitazione di tutti i cittadini contro questi soprusi»
Continua a far discutere il ricorso vinto dall’Asd Sant’Onofrio contro il Comune davanti al Tar della Calabria, per la gestione dell’impianto sportivo. A intervenire nuovamente nel dibattito sono i componenti dell’ex gruppo consiliare Tre Spighe, che puntano il dito contro il sindaco Antonino Pezzo: «Come volevasi dimostrare: a pochi giorni dalla pubblicazione della sentenza del Tar Calabria che condanna il Comune di Sant’Onofrio il sindaco imbastisce la sua vendetta. Invece di chiedere scusa a tutti i cittadini per l’esemplare sentenza del Tar, persevera nella sua azione di abuso di potere e di persecuzione nei confronti delle associazioni ritenute ostili».
A firmare la nota sono Onofrio Maragò, Pietro Petrolo, Onofrio Casuscelli, Felice Casuscelli, Marcello Mattioli, Gregorio Profiti, Fortunato Santaguida: «Il sindaco ha già fatto revocare la concessione della gestione di locali comunali per finalità di utilità sociale ad altre associazioni, tra le quali quella dei volontari della Protezione civile. Concessioni che erano state regolarmente assegnate sulla base delle norme vigenti, come del resto ha potuto certificare la sentenza del Tar Calabria, contrariamente alle bugie del sindaco, amplificate dai microfoni dei comizi elettorali. Riteniamo, e con noi gran parte dei cittadini, che questo modo di fare sia deprecabile e da condannare. Riteniamo che l’ASD Sant’Onofrio calcio debba essere sostenuta, in tutti i modi possibili, per le attività che sta portando avanti nell’interesse della comunità santonofrese».
Secondo i Tre Spighe, «è giunto il tempo che tutte le forze sane di questo nostro paese, a qualsiasi orientamento politico facciano riferimento, si uniscano e mettano da parte ogni tipo di contrasto, riconoscendo che c’è in gioco molto di più per il futuro di Sant’Onofrio. È quello che hanno fatto i padri costituenti della nostra democrazia nel momento in cui unirono tutte le loro forze, tutti sullo stesso piano, per contrastare e combattere il regime fascista. Oggi la nuova lotta partigiana per Sant’Onofrio si può condurre con metodi meno cruenti ma certamente efficaci. E affinché questo appello non venga sottovalutato è bene che ognuno riascolti il messaggio lanciato dal sindaco nel comizio del 13 agosto scorso. Se c’è amore per la nostra comunità che le forze sane si facciano avanti e insieme, senza paura, si confrontino e manifestino tutta la contrarietà verso comportamenti e messaggi che non possono essere accettati».