giovedì,Settembre 19 2024

Zambrone, l’opposizione: «Accusati di rovinare l’immagine del paese con le nostre denunce»

Durante l'ultimo Consiglio comunale la maggioranza li avrebbe «invitati a rimandare tutto dopo l'estate». La richiesta di trasmettere le riunioni in diretta e i dubbi su una presunta correlazione tra abbandono di rifiuti e aumento dei tumori

Zambrone, l’opposizione: «Accusati di rovinare l’immagine del paese con le nostre denunce»
Il Comune di Zambrone

«È importante che i cittadini partecipino alla vita politica dei loro comuni, ne siano parte critica, partecipativa e propositiva. Per farlo, occorre utilizzare ogni mezzo che ne promuova la partecipazione». È quanto affermano in una nota i consiglieri comunali di Rinascita per Zambrone, gruppo di opposizione guidato da Mariella Epifanio. La compagine nei giorni scorsi, a tal proposito, riferisce di aver nuovamente chiesto, con interrogazione del consigliere Fabio Cotroneo di poter effettuare delle dirette video dei consigli comunali di Zambrone. La maggioranza, guidata dal sindaco Corrado L’Andolina, «ha rifiutato tutte le nostre richieste in tal senso e nonostante questo, lamenta il fatto di non raccontare il vero (come successo in passato) o di essere minuziosi nei nostri resoconti».

Gli esponenti di opposizione denunciano inoltre di essere stati “bacchettati” nell’ultimo Consiglio, tenutosi a fine luglio, «partendo da una comunicazione improvvisata del presidente del Consiglio Giannini, perché  divulghiamo fatti negativi per il territorio (si riferiva al grave degrado del campo  polivalente di Daffinà/Daffinacello fatto attraverso un’interrogazione completa di foto e  video che ne testimoniavano le condizioni). Tale nostra presa di posizione, in piena estate, avrebbe rovinato la buona immagine di Zambrone secondo il presidente.  L’invito è stato di pubblicare certe cose, dopo l’estate, tra settembre e ottobre. Le parole hanno un peso e in un Consiglio comunale, in cui ogni dichiarazione deve essere verbalizzata dal segretario comunale e restare negli archivi storici dell’ente, vengono affermate cose gravi. Forse è questo il motivo per cui ci è stata sempre negata la diretta».

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E ancora, in quella stessa riunione, «il consigliere Ferraro ha affermato che il campo di San Giovanni non ha ancora le carte  in regola, che quello di Zambrone aspetta l’affidamento ad un’associazione sportiva che dipende dalla lentezza dell’ufficio tecnico; che per il campo di Daffinà si erano già  mossi e i rifiuti presenti vengono portati dagli stessi abitanti di Daffinacello che incendiano la plastica e che c’è sempre più gente che muore di tumore». A tali affermazioni ha replicato il consigliere di opposizione Cotroneo, che «ha chiesto prontamente sulla base di quale certezza il consigliere Ferraro affermava un’accusa del genere e indicava alla maggioranza la responsabilità politica di far funzionare le procedure senza lamentare agli uffici i ritardi. La consigliera Epifanio ha risposto sia al presidente Giannini, sia al consigliere Ferraro che compito dell’opposizione è quello di evidenziare criticità e, se può, proporre soluzioni». Epifanio ha inoltre sottolineato che i «toni usati in Consiglio pare vogliano zittire chi fa il suo dovere e si fa  portavoce dell’insoddisfazione della popolazione e non possono essere tollerati. Allo stesso modo, gravi affermazioni come quelle del consigliere Ferraro su una possibile corrispondenza tra rifiuti e aumento di tumori nella popolazione, non deve essere taciuta da questa amministrazione». La capogruppo dell’opposizione ha quindi proposto di attuare il registro dei  tumori «che fa parte del programma elettorale del gruppo “Identità e Futuro” di 8 anni fa  ed è stato riproposto nel nuovo. La realizzazione di un registro dei tumori, servirebbe a capire se, come ha affermato il consigliere Ferraro, c’è una relazione tra l’aumento dei tumori e i fattori ambientali da lui dichiarati in consiglio».

Quindi l’appello rivolto dal gruppo di opposizione alla cittadinanza «di partecipare ai consigli in attesa della gentile e democratica concessione delle dirette da parte della maggioranza, affinché ascoltino direttamente ciò che viene detto, e valutino con concretezza se chi li rappresenta, sia meritevole di assumere decisioni per la collettività».

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