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Tropea, l’ex consigliere Piserà scrive a prefetto e commissari: «Revocare il Psc, è stato approvato poco prima dello scioglimento»

Per l'ex esponente dell'opposizione il Piano strutturale comunale va ritirato in autotutela poiché il via libera è arrivato «in un contesto amministrativo delicato» e inoltre «il Ministero ha poi rimosso i due dirigenti responsabili del settore competente»

Tropea, l’ex consigliere Piserà scrive a prefetto e commissari: «Revocare il Psc, è stato approvato poco prima dello scioglimento»
Il municipio di Tropea e, nel riquadro, Antonio Piserà

In qualità di ex consigliere comunale di Tropea, Antonio Piserà ha recentemente inviato una lettera formale ai commissari straordinari del Comune di Tropea e al prefetto di Vibo Valentia, Paolo Giovanni Grieco, chiedendo la «revoca in autotutela» del Piano strutturale comunale approvato con delibera del Consiglio comunale n° 14 del 29 marzo 2024 ed entrato in vigore il 3 aprile 2024. «Il Piano strutturale comunale – si legge nella nota di Piserà – rappresenta uno strumento fondamentale per lo sviluppo sostenibile della città, in quanto determina le linee guida per la pianificazione urbanistica, la tutela del territorio e la valorizzazione delle risorse ambientali». Tuttavia, Piserà sottolinea come il Psc «sia stato adottato in un contesto amministrativo delicato, in cui era ancora in corso la verifica sull’eventuale presenza di infiltrazioni mafiose nel Comune», verifica che ha poi portato allo scioglimento dell’ente.

Per l’ex consigliere i motivi della revoca sono:

  1. «Contesto amministrativo delicato: la commissione d’indagine, appositamente nominata per verificare la sussistenza di fenomeni di infiltrazione e condizionamento mafioso nel Comune di Tropea, aveva concluso la sua attività di verifica. Tuttavia, l’esito di tale verifica era ancora in attesa di essere ufficializzato al momento dell’adozione del Psc. Successivamente, si è avuta conferma dell’esito negativo della verifica, portando al conseguente scioglimento dell’ente.
  2. Circostanze particolari dell’approvazione: l’approvazione del Psc e del relativo Regolamento edilizio urbanistico è stata possibile solo grazie alla presenza del consigliere di minoranza Massimo L’Andolina, il quale ha garantito il numero legale necessario per la seduta consiliare. Questa situazione solleva dubbi sulla legittimità e trasparenza del processo di approvazione.
  3. Revoca dei Dirigenti Competenti: il ministero dell’Interno ha successivamente revocato i due dirigenti responsabili del settore competente, aggiungendo ulteriori elementi di criticità e necessità di revisione del Psc.
  4. Precedente di Rende: è importante sottolineare che una simile revoca in autotutela è già avvenuta per il Comune di Rende, anch’esso sciolto per infiltrazioni mafiose. Questo precedente dimostra la legittimità e l’opportunità di procedere con una revisione del Psc anche per il Comune di Tropea».

«Il Psc – sottolinea ancora Piserà – non è solo un documento tecnico, ma un vero e proprio baluardo contro le speculazioni edilizie e per la salvaguardia dell’ambiente. Una pianificazione attenta e responsabile è essenziale per evitare un eccessivo sfruttamento del territorio e per preservare il patrimonio naturalistico e storico di Tropea. La protezione delle aree verdi, il controllo delle edificazioni e la gestione sostenibile delle risorse sono aspetti chiave per garantire un futuro equilibrato e prospero per la comunità locale». Considerando l’importanza cruciale del Psc e le circostanze particolari della sua approvazione, Antonio Piserà propone che «la revisione del piano venga affidata ad esperti delle Università calabresi, sfruttando la cosiddetta “terza missione”».

Questa, accanto alle tradizionali missioni di insegnamento e ricerca, rappresenta un’opportunità straordinaria per garantire che la conoscenza prodotta dalla ricerca universitaria sia applicata in modo utile e produttivo. «Questo approccio – prosegue l’ex consigliere -consente di valorizzare i prodotti della didattica e della ricerca, favorendo il confronto, lo scambio e lo sviluppo reciproco tra l’Università e gli stakeholder locali. Attraverso la consulenza tecnico/professionale e l’intermediazione, le università possono fornire un contributo significativo alla revisione del Psc, assicurando che ogni decisione sia presa con competenza e imparzialità. Pertanto – ha poi concluso Piserà -, auspico che i commissari straordinari del Comune di Tropea e il prefetto di Vibo Valentia accolgano positivamente questa richiesta di revoca in autotutela del Psc e che procedano con una revisione approfondita del Piano, coinvolgendo le Università calabresi. Solo attraverso un’attenta pianificazione e la collaborazione tra istituzioni accademiche e amministrative sarà possibile garantire – afferma – uno sviluppo sostenibile e rispettoso del territorio, tutelando così il futuro della città di Tropea».

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