Serra punta su San Bruno: il Giubileo 2025 tra fede e turismo. Il sindaco Barillari: «Ecco cosa stiamo facendo»
Il primo cittadino traccia un bilancio dopo quattro anni di amministrazione e in vista dell'appuntamento religioso che rappresenta anche un volano economico
Turismo religioso, viabilità, opere pubbliche, sanità locale. L’amministrazione guidata dal sindaco Alfredo Barillari è impegnata su più fronti e, a ormai quattro anni di mandato, ci racconta progetti e attività in itinere alla luce anche degli importanti appuntamenti in programma nelle prossime settimane.
Sulle orme di San Bruno
C’è fermento a Serra San Bruno che si prepara a vivere momenti di fede, preghiera e riconnessione con l’identità storica e culturale. La città della Certosa, cuore pulsante del turismo religioso vibonese, nell’anno di preghiera per la preparazione al Giubileo del 2025 ha proposto “San Bruno, nostro maestro di preghiera”. Un progetto, come spiega il primo cittadino Alfredo Barillari, frutto del lavoro portato avanti con la sinergia della Diocesi di Squillace, le Confraternite di Serra, la Certosa: «Si tratta di un evento straordinario pensato per tutti i fedeli e anche per gli emigrati».
Convegni, mostre e soprattutto la possibilità, per i pellegrini, di ammirare il busto di San Bruno che, dal 3 al 17 agosto, «in maniera del tutto eccezionale verrà ospitato nella chiesa dell’Addolorata». Il sacro busto, infatti, lascia la Certosa solo due volte l’anno. Un appuntamento con la fede che, in base alle stime dell’amministratore, porterà nella cittadina fedeli da ogni angolo della Calabria, da fuori regione e dall’estero. Un progetto che si compone anche di iniziative collaterali, come una mostra dedicata al restauro del busto sempre nella chiesa dell’Addolorata, catechesi con il coinvolgimento dei parroci del comprensorio, due processioni, un allestimento al Museo della Certosa dedicato alla paternità spirituale di San Bruno (31 luglio – 13 ottobre), un convegno dedicato alla figura del santo: «Gli interventi dei relatori confluiranno poi in un catalogo a cura di Rubbettino».
Al contempo il sindaco rende noto che «si stanno ultimando gli interventi concernenti il restyling della piazza dal Santuario di Santa Maria del Bosco, «luogo bruniano per eccellenza». L’inaugurazione, assicura, si terrà entro l’estate proprio nell’ambito delle iniziative legate al fondatore dell’ordine dei certosini.
Non solo eventi di stampo religioso
Ma l’estate serrese non sarà concentrata solo sull’aspetto religioso. L’obiettivo della compagine amministrativa è quello di coinvolgere un pubblico ampio. Da qui la realizzazione di serate dedicate alla musica, alla cultura, allo sport (tornei di calcetto, Beach soccer e volley), con la proposizione di un ricco calendario di eventi in fase di definizione: «Intanto registriamo il grande successo dei centri estivi che si stanno svolgendo presso sedi messe a disposizione del Comune. Partecipano centinaia di ragazzi e bambini. In più vengono effettuati laboratori artigiani, sportivi.
Questa estate, inoltre, ci sarà la prima edizione del “Serra Comics” (11-12 agosto) per gli appassionati del mondo dei fumetti e siamo già al lavoro per la Festa del Fungo di ottobre. L’entusiasmo è tanto».
Opere pubbliche e lavoro
Sul fronte opere pubbliche, il sindaco Barillari snocciola: «Sono stati già affidati i lavori e a breve partiranno le attività per la messa in sicurezza e mitigazione del rischio idro-geologico del fiume Ancinale. Altri interventi riguardano poi il campo sportivo, che vedrà la posa del manto sintetico, la costruzione di un’area camper, mentre siamo a buon punto con il cantiere del Centro polisportivo. Inoltre è in corso il miglioramento del Depuratore comunale ed è stato appena sfidato il lavoro per la creazione del depuratore in contrada Ninfo (atteso da decenni). Partirà a breve la bitumazione dei tratti stradali comunali e l’installazione di dossi lungo strada San Brunone di Colonia, così come i lavori che interesseranno la strada che porta da Rosarella a località Lu Bellu». Tra i risultati portati a casa dall’amministrazione, «gli interventi sulla pubblica illuminazione con la sostituzione di 900 punti luce, la riduzione della tassa sui rifiuti grazie agli ottimi risultati raggiunti dalla raccolta differenziata che nel maggio scorso ha raggiunto quota +68%, alla stabilizzazione di storici bacini di precari, come lsu-lpu (circa 50 persone) e di sette assistenti sociali (Ats), l’apertura della biblioteca comunale con oltre 7000 volumi dedicati al sud e alla Calabria, il restauro del monumento ai caduti dopo 100 anni della sua creazione. Infine sono stati tanti i momenti culturali di rilievo, come i concerti di Noa e Daniele Silvestri organizzati grazie alla collaborazione con armonie d’arte festival».
Fronte sanità
Un ultimo passaggio non si poteva non dedicare alla sanità e all’ospedale di Serra San Bruno: «Sono arrivato alla guida del Comune durante la delicata fase del Covid, non è stato facile. In questi anni, l’attenzione verso il nostro nosocomio è stata alta. Qualche buon risultato è stato raggiunto come lo dimostrano i concorsi che hanno portato in corsia nuovo personale medico a tempo indeterminato. Senza troppi giri di parole, il problema a Serra, come altre realtà, è la carenza di personale». La collaborazione con l’Asp di Vibo non è mai venuta meno «tant’è che in occasione della conferenza dei sindaci, abbiamo avuto modo di sottolineare, insieme agli altri amministratori del territorio, la necessità di aprire alle assunzioni di specializzandi universitari. Questo tema è stato posto in una delle riunioni con il commissario Antonio Battistini il quale ci aveva resi edotti sugli ostacoli giuridici che impedivano questa soluzione.
A distanza di poco tempo, grazie alla determinazione del generale alla guida dell’Asp, è ora possibile reclutare medici specializzandi. Proprio una specializzanda in Geriatria, nei giorni scorsi, ha sottoscritto un contratto a tempo determinato che, una volta finita la specializzazione, potrà essere convertito in indeterminato».
A giudizio del primo cittadino, «i medici cubani stanno fornendo una grossa mano d’aiuto ed è stata una grande intuizione che ha evitato la chiusura di interi reparti in tutta la regione. Chiaro che non può essere una soluzione strutturale, di lungo periodo. A Serra – fa rivelare – abbiamo sale operatorie all’avanguardia costate 800mila euro. Ebbene, ad oggi sono inutilizzate. Uno spreco che non possiamo accettare. È un tema cui ci stiamo battendo. Il diritto alla salute per gli abitanti dei paesi montani deve essere garantito al pari di chi vive in contesti “più serviti”. Giova ricordare che il nostro è un ospedale di zona disagiata, ci deve essere un orizzonte a lungo raggio, anche la volontà delle istituzioni, affinchè il presidio possa dare in futuro risposte sempre più importanti alla comunità».