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Nicotera, D’Agostino: «Tari aumentata del 30%, ecco cosa non funziona nella gestione dei rifiuti»

L'ex consigliere comunale sottolinea il calo della percentuale di raccolta differenziata nel comune e punta il dito contro il sindaco Marasco

Nicotera, D’Agostino: «Tari aumentata del 30%, ecco cosa non funziona nella gestione dei rifiuti»
Nel riquadro, Antonio D'Agostino

«Nel primo Consiglio comunale che ha inaugurato l’avvio della nuova amministrazione nicoterese, alcune dichiarazioni del sindaco inducono ancora una volta a riflettere». A parlare è l’ex consigliere comunale, a capo del gruppo Movi@Vento, Antonio D’Agostino. Dito puntato contro il riconfermato primo cittadino Giuseppe Marasco, sul tema rifiuti e Tari, con quest’ultima che ha registrato «aumenti del 30% nelle ultime bollette». D’Agostino riferisce che la risposta del sindaco di fronte alle lamentele di qualche cittadino durante il consiglio, «è stata che ciò è dipeso da un lato dall’insufficiente percentuale della raccolta differenziata e, dall’altro, dall’aumento della tariffa regionale per il conferimento dell’indifferenziato in discarica». Secondo l’ex consigliere comunale, una contraddizione: «Fino a ieri il sindaco ha menato vanto dell’aumento della raccolta differenziata; ora invece se la prende coi suoi amministrati attribuendo a loro la colpa di non differenziare bene i rifiuti; come dire: se le cose vanno bene, il merito è suo; se invece vanno male, la colpa è solo dei cittadini. Sta di fatto che, come risulta dalla relazione di fine mandato a sua firma, dal 65% del 2020 si è scesi al 54% del 2023, e ciò in controtendenza con quanto avviene ormai in buona parte dei comuni calabresi».

Negli altri comuni infatti, sempre secondo D’Agostino, sono stati messi in atto alcuni accorgimenti che permettono di far funzionare meglio la gestione dei rifiuti. Vengono ad esempio «inseriti meccanismi premiali per chi differenzia molto e bene e sanzionatori per chi lo fa poco e male – spiega -. A Nicotera, in attesa del tanto declamato codice a barre, in grado di misurare il conferito di ogni utente, basterebbe intanto che gli stessi operatori ecologici diano un’occhiata ai sacchetti e procedano di conseguenza. E ciò se non si vuole fare come alcuni sindaci che i sacchetti li vanno ad aprire personalmente, per far capire ai propri amministrati che conviene a loro e a tutta la comunità e all’ambiente osservare i regolamenti».

E ancora: «Gli ecocentri, le isole ecologiche e altri strumenti di questo tipo, sono indispensabili complementi per una buona raccolta differenziata; a Nicotera, non si capisce perché ciò non debba avvenire; e succede invece che l’isola ecologica non sia mai entrata in funzione e che la stessa sorte sia toccata a un’apparecchiatura per la raccolta delle bottiglie di plastica, costata 20.000 €, parcheggiata da qualche anno dietro il palazzo comunale e di fatto abbandonata».

Sottolineata inoltre la necessità di vendere i materiali differenziati a «consorzi come Conai, Corepla, Coreve, trasformando un problema in una risorsa, con beneficio alle tasche dei propri amministrati. Nel nostro comune ciò non è mai avvenuto e nessuna risposta plausibile ci è stata mai data quando ne abbiamo fatto oggetto di interrogazione in diversi consigli comunali nella trascorsa consiliatura». Infine, dice D’Agostino, «è  fondamentale far rispettare rigorosamente i capitolati di contratto alle ditte appaltatrici che invece a Nicotera hanno spesso omesso o fatto male alcune delle prestazioni alle quali erano tenute. Si è arrivati addirittura ad affidare a parte, e a pagamento, servizi compresi nel contratto, pagandoli così due volte».

In conclusione, l’esponente di Movi@Vento fa un passaggio sull’ordinanza di demolizione per opere abusive in un immobile in costruzione di proprietà del sindaco: «Ha del surreale la sua affermazione a supporto della sua eleggibilità: “Gli uffici hanno fatto le dovute verifiche e hanno preso atto che non risulta presentata a tutt’oggi nessuna denuncia di causa di ineleggibilità”. Ma allora l’ordinanza di cui sopra come la vogliamo rubricare?».

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