Serra San Bruno, l’opposizione contro il sindaco Barillari: «Dipendenti pagati sempre in ritardo e declino totale del Comune»
Dal problema acqua alle condizioni delle strade, passando per il malumore degli impiegati comunali . “Per Serra insieme” «con la dichiarazione di dissesto il primo cittadino ha affondato definitivamente l'Amministrazione»
«Tre anni di amministrazione Barillari? Un declino totale». È il commento del gruppo “Per Serra insieme” che analizza l’operato della compagine politica alla guida della città della Certosa. Per l’opposizione, infatti «la realtà è molto diversa dal mondo delle favole in cui vive il sindaco».
Una bocciatura su tutti i fronti: «Oggi, purtroppo, Serra San Bruno sta attraversando il periodo più buio della sua storia. Sembrava fosse arrivato il messia pronto a portare prosperità alla cittadina, invece si è rivelato lo Schettino della situazione il quale, con la dichiarazione di dissesto, ha affondato definitivamente il Comune». Secondo l’opposizione, il sindaco aveva sostenuto che «il dissesto non avrebbe avuto conseguenze sui cittadini, ma avrebbe portato i responsabili a pagare i danni che avevano provocato alle casse comunali. Chi ha pagato? Chi doveva pagare se tra gli ex amministratori, ritenuti dalla maggioranza responsabili del dissesto, c’erano parenti di chi oggi amministra?».
Il problema acqua
E ancora: «Aveva promesso di risolvere il problema dell’acqua con una chiamata il giorno successivo alle elezioni, staccandosi da Sorical. Ebbene, tale distacco non solo non è avvenuto ma il problema ancora persiste nonostante l’attivazione di una sorgiva, tanto pubblicizzata, assolutamente ininfluente rispetto al costo di riattivazione ed al fabbisogno idrico».
Sotto esame, anche la raccolta differenziata: «Il primo cittadino fornisce dati non in linea con quelli ufficiali Ispra. Una propaganda fatta solo per autoincensarsi», rimarca la minoranza.
La gestione del paese, a giudizio di “Per Serra insieme” non risulta adeguata alle esigenze della comunità: «I dipendenti comunali vengono pagati in ritardo, anche dopo 3-4 mesi, nel totale disinteresse degli amministratori che accampano scuse su scuse nel tentativo di placare gli animi di padri e madri di famiglia che non riescono più a mandare avanti le famiglie. Molti nuclei infatti sono monoreddito. Il problema è che non si tratta di episodi sporadici ma di una routine che pesa sulla serenità delle famiglie».
Sul fronte della viabilità segnalata l’insistenza di strade colabrodo: «Dalle casse comunali non si riesce nemmeno a recuperare qualche centinaio di euro per acquistare sacchetti di catrame. Nel frattempo, nell’attesa dei finanziamenti per la bitumazione, piovono le richieste di risarcimento danni». A ciò si sommano «marciapiedi ricoperti da sterpaglie, perché se non si ricorre all’aiuto di Calabria Verde non si riesce a gestire l’ordinario». A macchia di leopardo, infine, gli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico che favorirebbero solo alcune aree a discapito di altre. In ultimo, l’acquisto di mezzi comunali: «Un Piaggio porter è costato 28mila euro – tuona la minoranza – alla faccia della parsimonia. Che dire dunque? Sicuramente l’amministrazione Barillari ha portato cambiamento ma non quello promesso».
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