Regionali, le incognite nel Pd e la fine del sodalizio Mirabello-Censore
In attesa di conoscere data e candidato presidente, a Vibo si lavora in vista di una candidatura interna o esterna al partito. Ma rispetto al 2014 c’è una variabile di cui tenere conto
Manca la data, non mancano le tensioni. Il centrosinistra, a Vibo Valentia come nel resto della Calabria, attende di conoscere il giorno delle elezioni regionali che potrebbe rappresentare il primo punto fermo di una situazione in continuo mutamento. Anche lo scacchiere delle candidature, al momento, è amorfo. Ma qualche tassello sta pian piano prendendo il suo posto. Michele Mirabello, che alla Regione si è fatto l’intera legislatura nel Partito democratico, sabato ha battezzato una nuova associazione politico-culturale, Futura, da oggi presente anche a Vibo dopo il debutto nazionale. Una cosa è certa: Mirabello, a Palazzo Campanella, vuole tornarci. Ma l’intero Pd vive un momento di grossa confusione, a cominciare dalla scelta del candidato alla presidenza. L’uscente Mario Oliverio, che dei dem è stato la bandiera (fin quando ha fatto comodo), non sembra intenzionato a tirarsi indietro, anche se i colonnelli di Zingaretti, Graziano e Oddati, gli hanno detto chiaramente che dovrebbe farlo altrimenti «è fuori dal Pd». Mirabello, che pure ad Oliverio è stato vicino specie nell’ultimo anno, dal Pd non intende spostarsi. Anche se appena un mese fa propugnava, insieme al governatore, la scelta delle primarie come strumento fondamentale. Primarie che però ora sono state “bandite” dai vertici romani del partito ed ormai superate. Un caos.
In tutto questo si inserisce la frattura di quello che era stato un sodalizio storico, ovvero il duo Mirabello-Censore. Il serrese Brunello, infatti, non ha ancora scoperto le sue carte. Di certo ci sono soltanto alcuni dati politici registrati nel corso dell’ultimo anno. Censore non ha certamente gradito la sua mancata nomina ad assessore regionale all’indomani delle elezioni politiche del 2018. Da quel momento è stato un progressivo allontanarsi dall’area oliveriana, seguita invece da Mirabello. L’ex deputato ed ex consigliere regionale serrese, tra l’altro, continua ad avere in mano il Pd di Vibo Valentia, circostanza che ha indotto l’ex delfino a farsi strada promuovendo Futura. La sfida è complicata per entrambi, e rispetto al 2014 c’è una variabile di non poco conto: all’epoca Mirabello andò fortissimo grazie alla fondamentale spinta (elettorale) di Censore. Censore all’epoca andava fortissimo grazie alla fondamentale spinta (elettorale) di Vito Pitaro. Il quale Pitaro, oggi, è sull’altra sponda del fiume, pronto a giocare da protagonista ed a dirottare, stavolta su sé stesso, il consenso elettorale che è sempre riuscito a catalizzare nel capoluogo con annesse frazioni, ma non solo.